Il vertice UE dei Ministri dell'energia è insoddisfacente
Articolo di Patrizia Toia.
Il vertice dei Ministri dell’energia di oggi è stato insoddisfacente, poiché si è limitato ad approvare le misure annunciate a Strasburgo da Ursula von der Leyen, così come è stato inadeguato il ruolo della Commissione.
Sono stati approvati il taglio dei consumi, il tetto agli extraprofitti per i produttori di elettricità non da gas e un contributo di solidarietà per i produttori di combustibili fossili, ma è mancata una risposta Europea forte e congiunta.
Il vertice dei Ministri dell’energia di oggi è stato insoddisfacente, poiché si è limitato ad approvare le misure annunciate a Strasburgo da Ursula von der Leyen, così come è stato inadeguato il ruolo della Commissione.
Sono stati approvati il taglio dei consumi, il tetto agli extraprofitti per i produttori di elettricità non da gas e un contributo di solidarietà per i produttori di combustibili fossili, ma è mancata una risposta Europea forte e congiunta.
Le elezioni e i prossimi passi
Articolo di Chiara Braga.
Il risultato uscito dalle urne ha comprensibilmente aperto un dibattito articolato, nel e sul Partito Democratico. Ieri il Segretario nazionale in una lettera agli iscritti e alle iscritte ha parlato di un Congresso Costituente del nuovo PD, riportando la discussione su un binario che io condivido molto, specie dopo la fioritura di candidature e le sentenze un po’ affrettate e grossolane emesse da dirigenti e commentatori in questi giorni. Letta ha tracciato una strada, che sarà oggetto di confronto e discussione nella Direzione nazionale convocata il prossimo 6 ottobre.
Il risultato uscito dalle urne ha comprensibilmente aperto un dibattito articolato, nel e sul Partito Democratico. Ieri il Segretario nazionale in una lettera agli iscritti e alle iscritte ha parlato di un Congresso Costituente del nuovo PD, riportando la discussione su un binario che io condivido molto, specie dopo la fioritura di candidature e le sentenze un po’ affrettate e grossolane emesse da dirigenti e commentatori in questi giorni. Letta ha tracciato una strada, che sarà oggetto di confronto e discussione nella Direzione nazionale convocata il prossimo 6 ottobre.
In Parlamento faremo opposizione
Intervento di Franco Mirabelli in Tv a 7Gold.
I tempi per l’approvazione del Governo sono scritti: ci vogliono 15 giorni per validare gli eletti; le Camere si riuniscono il 13 ottobre e il 17 il Presidente della Repubblica avvia le consultazioni. Immaginiamo che da lì ci saranno le condizioni per avere in Governo in tempi brevissimi.
Il Governo in carica ha fatto quello che poteva fare: ha deciso di allargare la fascia dei redditi che possono beneficiare di un sostegno economico per le bollette, ha preso provvedimenti a favore delle imprese, ha fatto un’operazione che oggi ci consente di dire che le riserve di gas accumulate sono sufficienti per passare l’inverno.
I tempi per l’approvazione del Governo sono scritti: ci vogliono 15 giorni per validare gli eletti; le Camere si riuniscono il 13 ottobre e il 17 il Presidente della Repubblica avvia le consultazioni. Immaginiamo che da lì ci saranno le condizioni per avere in Governo in tempi brevissimi.
Il Governo in carica ha fatto quello che poteva fare: ha deciso di allargare la fascia dei redditi che possono beneficiare di un sostegno economico per le bollette, ha preso provvedimenti a favore delle imprese, ha fatto un’operazione che oggi ci consente di dire che le riserve di gas accumulate sono sufficienti per passare l’inverno.
Tornare al passato è un errore
Intervista della Stampa a Piero Fassino (file PDF).
Non bisogna partire dalla coda. Troppe volte abbiamo cambiato segretario credendo di risolvere le difficoltà.
Decidiamo chi vogliamo essere, con quali obiettivi e con quali alleanze.
Poi si sceglie il leader.
Ed evitiamo semplificazioni manichee.
Dobbiamo tenere insieme innovazione e giustizia sociale, modernità e redistribuzione, opportunità e coesione.
Non bisogna partire dalla coda. Troppe volte abbiamo cambiato segretario credendo di risolvere le difficoltà.
Decidiamo chi vogliamo essere, con quali obiettivi e con quali alleanze.
Poi si sceglie il leader.
Ed evitiamo semplificazioni manichee.
Dobbiamo tenere insieme innovazione e giustizia sociale, modernità e redistribuzione, opportunità e coesione.