Stampa

Abbiamo la responsabilità di rappresentare chi ci ha votato

Scritto da Franco Mirabelli.

Intervento di Franco Mirabelli.

Era giusto aprire una riflessione tra di noi a partire dal dato elettorale che ci consegna ad una sconfitta.
È una sconfitta pesante e ci mette davanti la necessità di una discussione approfondita sul PD, sulla sua natura e sulle sue ragioni.
Questo è lo sforzo che dobbiamo fare.
Stampa

Il PD riprenda il dialogo con chi chiede la pace

Scritto da Marina Sereni.

"C'è una profonda incertezza e inquietudine nel nostro popolo per quello che sta accadendo sulla scena internazionale. Sentire parlare di armi nucleari come se fosse ovvio crea molta preoccupazione. Benissimo la mobilitazione per le donne e i giovani in Iran", ma "dobbiamo riprendere in mano" anche "un dialogo con chi si mobilita per la pace. Non li possiamo affidare tutti al filo-putinismo, non sono tutti filo-putiniani. Dobbiamo dialogare con le Arci, con le Acli, con il mondo cattolico, con chi chiede di dar voce alla diplomazia. Noi stiamo dalla parte giusta, con l'Ucraina, ma proprio per questo dobbiamo stare anche in quelle piazze dove si invoca una svolta". Lo ha detto la viceministra agli Affari Esteri, Marina Sereni (Pd), intervenendo alla direzione del partito in corso al Nazareno.
Stampa

Si chiude una fase ma il partito resta

Scritto da Piero Fassino.

"Credo si debba ringraziare Letta per quanto fatto in questo anno e mezzo. Da un decennio assistiamo a una continua migrazione elettorale dietro la quale c'e' una insicurezza della societa'. Questo perche' veniamo da un quindicennio di criticita': 2008 la crisi economica, poi il Covid, poi la gurra. Quando una societa' e' inquieta cerca rassicurazioni". Lo ha detto Piero Fassino alla direzione del Pd. "E se la rassicurazione non arriva subito, si migra prima sui Cinque stelle, poi sulla Lega, poi su Fratelli d'Italia. E non hanno cercato noi perche' non si affidano a chi governa, che viene visto, anzi, come la causa dell'incertezza".
Stampa

Una manifestazione per la pace

Scritto da Avvenire.

Articolo pubblicato da Avvenire.

Se la diplomazia tace e la politica continua a parlare solo con armi e sanzioni, è la società civile a chiedere di dare una possibilità alla pace. Lo fa ancora una volta, con le tante voci del movimento per la pace. A cominciare dalla Rete italiana pace e disarmo (Ripd), che annuncia manifestazioni nelle piazze, dal 21 al 23 ottobre, organizzate dalle associazioni aderenti, a partire da Acli e Arci. «Ci saremo», dice anche il Movimento europeo azione nonviolenta (Mean) che chiede alla società civile e alla politica di «mobilitare la nonviolenza attiva». Ali (Autonomie locali italiane) assicura che «i Comuni saranno in prima linea per la pace».