Fine vita, una legge di civiltà che serve al Paese e alle persone
Associazione Democratici per Milano e il Gruppo C+ Milano Città Metropolitana invitano all’incontro “Fine vita, una legge di civiltà che serve al Paese e alle persone”, in programma Sabato 9 novembre alle ore 9.30 presso la Sala degli Affreschi di Palazzo Isimbardi, in Via Vivaio 1 a Milano.
L’incontro coordinato da Arianna Censi, Assessora del Comune di Milano, vedrà i saluti di Paolo Festa, Consigliere Delegato della Città Metropolitana di Milano, Alessandro Capelli, Segretario PD Milano Metropolitana e del sen. Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato.
L’incontro coordinato da Arianna Censi, Assessora del Comune di Milano, vedrà i saluti di Paolo Festa, Consigliere Delegato della Città Metropolitana di Milano, Alessandro Capelli, Segretario PD Milano Metropolitana e del sen. Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato.
Il tema del fine vita nel nostro Paese
Articolo di Silvia Roggiani.
Il nostro è un Partito capace di dialogare, riflettere e discutere. Lo abbiamo dimostrato ancora una volta questo sabato affrontando il tema del fine vita nel nostro Paese.
Un’iniziativa organizzata dal PD Lombardia grazie all’impegno di Nadira Haraigue e di Roberta Osculati.
Il nostro è un Partito capace di dialogare, riflettere e discutere. Lo abbiamo dimostrato ancora una volta questo sabato affrontando il tema del fine vita nel nostro Paese.
Un’iniziativa organizzata dal PD Lombardia grazie all’impegno di Nadira Haraigue e di Roberta Osculati.
A proposito di fine vita
Intervento di Carlo Borghetti in Consiglio Regionale.
La Sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale dice che non è reato accompagnare una persona al suicidio medicalmente assistito se per quella persona sono verificati contemporaneamente quattro specifici requisiti: 1) è affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che la stessa reputa intollerabili; 2) è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale; 3) è pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli; 4) esprime un proposito di suicidio formatosi in modo libero e autonomo, chiaro e univoco.
La Sentenza 242 del 2019 della Corte Costituzionale dice che non è reato accompagnare una persona al suicidio medicalmente assistito se per quella persona sono verificati contemporaneamente quattro specifici requisiti: 1) è affetta da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che la stessa reputa intollerabili; 2) è tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale; 3) è pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli; 4) esprime un proposito di suicidio formatosi in modo libero e autonomo, chiaro e univoco.
Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita
Disegno di Legge "Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita" presentato in Senato da Alfredo Bazoli.
Dopo una lunga gestazione istruttoria nelle due Commissioni congiunte, nella scorsa legislatura la proposta di legge sulla morte volontaria medicalmente assistita veniva approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, per divenire poi il disegno di legge atto Senato n. 2553, che purtroppo ha visto il suo iter interrompersi a causa della brusca fine della legislatura.
Dopo una lunga gestazione istruttoria nelle due Commissioni congiunte, nella scorsa legislatura la proposta di legge sulla morte volontaria medicalmente assistita veniva approvata in prima lettura dalla Camera dei deputati, per divenire poi il disegno di legge atto Senato n. 2553, che purtroppo ha visto il suo iter interrompersi a causa della brusca fine della legislatura.