Il personale del Ssn è la priorità
Intervista a Emilia De Biasi di Cesare Fassari per Quotidiano Sanità.
Non ha dubbi la presidente della Commissione Sanità del SenatoEmilia Grazia De Biasi: il personale è la priorità del Ssn. E questo vuol dire che nella prossima legge di stabilità non potranno mancare i fondi necessari per il rinnovo di contratto e convenzioni e per le nuove assunzioni, necessarie a colmare i vuoti di tutti questi anni di blocco del turn over, al quale si è aggiunta l’emergenza orario di lavoro ancora non risolta nonostante gli impegni presi con la precedente finanziaria.
Dovete essere costruttori di ponti
Basterebbe il riferimento di Madre Teresa di Calcutta al capitolo 25 di Matteo, «i poveri sono i non amati, i non voluti… saremo giudicati dall’amore, e il povero è Gesù», per capire l’affinità profonda tra la religiosa albanese e il Papa che a San Pietro la proclamerà santa il 4 settembre. Così Francesco ha scritto la prefazione - che pubblichiamo in anteprima - al libro «Amiamo chi non è amato», nel quale la Editrice Missionaria Italiana ha raccolto due interventi inediti pronunciati da Madre Teresa nel ‘73, a Milano, incontrando giovani e religiose.
Legge delega sulla lotta alla povertà
La lotta alle povertà è una delle priorità di questo Parlamento e del Governo Renzi. Secondo l'Istat (stime 2015) gli italiani in condizione di povertà assoluta sono 4 milioni e 598mila, pari a 1milione e 582 famiglie. Si tratta di numeri drammatici per i quali sono necessari interventi strutturali e decisivi.
Lo scorso 14 aprile la Camera dei Deputati ha così approvato, in prima lettura, una legge delega, collegata alla Legge di Stabilità 2016, che introduce misure di contrasto alle povertà tali da configurare un Piano di lotta con un capitolo di bilancio specifico che prevede interventi per 1 miliardo di euro all'anno.
Per una società più rispettosa dell'altro
C’è bisogno di più collaborazione nella società, sia a livello nazionale che a livello locale e interpersonale. Vorrei vedere in circolazione meno critiche negative, dispregiative, insulti, polemiche: queste seminano nella gente paure, divisioni o addirittura disgregazione e odio, che non fanno per niente bene, né alla politica né ai cittadini. Anche i mezzi d’informazione dovrebbero diffondere meno volgarità e aggressività e più obiettività. Vorrei vedere praticata quella critica vivace, intelligente, costruttiva, creativa, propositiva e rispettosa dell’altro, perché è il sale della democrazia; quella critica che unisce, che fa scattare la collaborazione.