Gli Stati Uniti
Articolo di Giuseppe Sala.
Gli Stati Uniti hanno votato.
L'esercizio della democrazia è la difesa più forte che la democrazia stessa ha a disposizione. Ma non possiamo fare finta che questa scelta elettorale sia neutra e non reazionaria per la vita interna degli USA, ma soprattutto rischiosa a livello internazionale.
I rapporti con Putin, l'assedio a Capitol Hill non possono essere dimenticati. I programmi di Trump per i prossimi 4 anni sono addirittura più cupi. La pressione sull'Europa, definita "luogo terribile" soltanto due giorni fa, si avvertirà fatalmente.
È ora che l'Europa realizzi che è finita un'era: quella di un continente che non è unito e che confida su ciò che avviene oltreoceano. Mentre ci toccherà misurare l'impatto di Trump sulle politiche internazionali, sulla lotta al cambiamento climatico e sull'energia, l'Europa ha una strada segnata, se vuole continuare a mantenere il proprio livello di qualità di vita e procedere verso l'autonomia di cui ha bisogno il più grande e prospero mercato e il più efficace welfare al mondo: bisogna attuare da subito, entro i prossimi 4 anni, le indicazioni del Rapporto che Mario Draghi ha consegnato e illustrato ai vertici UE.
Sicurezza unica europea, spazio fiscale unico, transizione e produzione verso la sostenibilità, il continente come acquirente energetico unico. Sono le linee guida per mantenere lo stile di vita europeo che tutto il mondo ammira. Questa è la via, non quella di dare più autonomia a 20 Regioni italiane.
Gli Stati Uniti hanno votato.
L'esercizio della democrazia è la difesa più forte che la democrazia stessa ha a disposizione. Ma non possiamo fare finta che questa scelta elettorale sia neutra e non reazionaria per la vita interna degli USA, ma soprattutto rischiosa a livello internazionale.
I rapporti con Putin, l'assedio a Capitol Hill non possono essere dimenticati. I programmi di Trump per i prossimi 4 anni sono addirittura più cupi. La pressione sull'Europa, definita "luogo terribile" soltanto due giorni fa, si avvertirà fatalmente.
È ora che l'Europa realizzi che è finita un'era: quella di un continente che non è unito e che confida su ciò che avviene oltreoceano. Mentre ci toccherà misurare l'impatto di Trump sulle politiche internazionali, sulla lotta al cambiamento climatico e sull'energia, l'Europa ha una strada segnata, se vuole continuare a mantenere il proprio livello di qualità di vita e procedere verso l'autonomia di cui ha bisogno il più grande e prospero mercato e il più efficace welfare al mondo: bisogna attuare da subito, entro i prossimi 4 anni, le indicazioni del Rapporto che Mario Draghi ha consegnato e illustrato ai vertici UE.
Sicurezza unica europea, spazio fiscale unico, transizione e produzione verso la sostenibilità, il continente come acquirente energetico unico. Sono le linee guida per mantenere lo stile di vita europeo che tutto il mondo ammira. Questa è la via, non quella di dare più autonomia a 20 Regioni italiane.
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