Il tema di Book City sarà “Guerra e Pace”
Articolo della Stampa.
Guerra e pace: è questo il tema scelto per l’edizione numero 13 di Bookcity Milano, la rassegna diffusa dedicata alla letteratura. La kermesse quest’anno è attesa dal dall'11 al 17 novembre, una settimana in cui ci saranno 1620 appuntamenti e oltre 3000 protagonisti.
Il focus di quest’anno è di estrema e tragica attualità e si snoda lungo tutto il percorso della manifestazione, a partire dalla decisione di conferire il sigillo della città di Milano il 13 novembre al Teatro Dal Verme a un'autrice come Edith Bruck, scrittrice italo-ungherese di famiglia ebraica, testimone della Shoah e militante dell'inutilità dell'odio, così come a Claudio Magris, che già nella Buchmesse del 2009 ammoniva sul non indulgere «all'illusione di vivere senza guerra».
«In un momento storico in cui il drammatico tema della guerra si impone con sempre maggiore urgenza - spiegano gli organizzatori che hanno presentato il programma del BCM24 in conferenza stampa oggi all’Auditorium San Fedele di Milano - il focus tematico sarà dedicato a un argomento che ha sempre impegnato la letteratura nelle sue varie forme, nello sforzo di offrire uno strumento per leggere i conflitti». In questo senso, si parlerà anche dell’esperienza dei Combattenti per la pace, ex militari israeliani ed ex militanti palestinesi che una ventina di anni fa, in una terra martoriata dal conflitto, cominciarono a parlarsi. “Combatants for Peace” sono ora un movimento, di uomini, donne e soprattutto giovani, attivissimi anche nella diaspora israelo-palestinese in giro per il mondo le cui co-direttrici Eszter Koranyi e Rana Salman racconteranno il loro impegno (venerdì 15 novembre, ore 21, al Cohausing Gaia di Crescenzago).
Per parlare di Gaza, oltre a incontri geopolitici, ci sarà l’autrice palestinese Adania Shibli il cui volume “Un dettaglio minore” edito da La Nave di Teseo è stato escluso per il suo contenuto dalla Fiera del libro di Francoforte 2023, in cui avrebbe dovuto ricevere un premio. Il testo parla del conflitto Israelo-palestinese del 1949, quello che portà all’esodo di oltre 700.000 palestinesi dalla propria terra. Al tempo stesso, è una storia dei giorni nostri in cui una donna di Ramallah prova a riportare alla luce i crimini e gli orrori compiuti su giovani donne 70 anni prima.
Sul tema focus di questa edizione diversi incontri anche alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: “L’involuzione della dittatura putiniana”, con Alberto Masoero, Niccolò Pianciola e Anna Zafesova, previsto per sabato 16 novembre; “Bruxelles e la guerra ai margini d’Europa”, con Massimo Congiu e Luca Jahier. E ancora “La cospirazione del bene: speranza e resistenza nel Mediterraneo”, con Luca Casarin e Gianfranco Bettin; “La Palestina e il diritto internazionale: la fine di un’epoca?”, con Donatella Martini, Maurizio Donati, Francesca Albanese, Roberta Monticelli e Donatella Bisutti, sabato 16 novembre alle 18.00 al Teatro Franco Parenti.
Si parlerà anche di “Pace è diventata una parola scomoda”, un dialogo tra l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, con Milena Santerini, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, e Marco Tarquinio, giornalista e parlamentare europeo. Proposte dalle case editrici cattoliche milanesi anche cinque conferenze per approfondire come, oggi, religioni e spiritualità possano mettersi al servizio della promozione della pace e della riconciliazione. Gli incontri si terranno domenica 17 novembre al Centro Culturale San Fedele.
Protagonista della serata conclusiva sarà lo scrittore francese Daniel Pennac, autore dalla penna versatile che accompagnerà il pubblico dietro le quinte della scrittura: come nasce un personaggio? Da dove viene l’ispirazione? Come si diventa uno scrittore?
Guerra e pace: è questo il tema scelto per l’edizione numero 13 di Bookcity Milano, la rassegna diffusa dedicata alla letteratura. La kermesse quest’anno è attesa dal dall'11 al 17 novembre, una settimana in cui ci saranno 1620 appuntamenti e oltre 3000 protagonisti.
Il focus di quest’anno è di estrema e tragica attualità e si snoda lungo tutto il percorso della manifestazione, a partire dalla decisione di conferire il sigillo della città di Milano il 13 novembre al Teatro Dal Verme a un'autrice come Edith Bruck, scrittrice italo-ungherese di famiglia ebraica, testimone della Shoah e militante dell'inutilità dell'odio, così come a Claudio Magris, che già nella Buchmesse del 2009 ammoniva sul non indulgere «all'illusione di vivere senza guerra».
«In un momento storico in cui il drammatico tema della guerra si impone con sempre maggiore urgenza - spiegano gli organizzatori che hanno presentato il programma del BCM24 in conferenza stampa oggi all’Auditorium San Fedele di Milano - il focus tematico sarà dedicato a un argomento che ha sempre impegnato la letteratura nelle sue varie forme, nello sforzo di offrire uno strumento per leggere i conflitti». In questo senso, si parlerà anche dell’esperienza dei Combattenti per la pace, ex militari israeliani ed ex militanti palestinesi che una ventina di anni fa, in una terra martoriata dal conflitto, cominciarono a parlarsi. “Combatants for Peace” sono ora un movimento, di uomini, donne e soprattutto giovani, attivissimi anche nella diaspora israelo-palestinese in giro per il mondo le cui co-direttrici Eszter Koranyi e Rana Salman racconteranno il loro impegno (venerdì 15 novembre, ore 21, al Cohausing Gaia di Crescenzago).
Per parlare di Gaza, oltre a incontri geopolitici, ci sarà l’autrice palestinese Adania Shibli il cui volume “Un dettaglio minore” edito da La Nave di Teseo è stato escluso per il suo contenuto dalla Fiera del libro di Francoforte 2023, in cui avrebbe dovuto ricevere un premio. Il testo parla del conflitto Israelo-palestinese del 1949, quello che portà all’esodo di oltre 700.000 palestinesi dalla propria terra. Al tempo stesso, è una storia dei giorni nostri in cui una donna di Ramallah prova a riportare alla luce i crimini e gli orrori compiuti su giovani donne 70 anni prima.
Sul tema focus di questa edizione diversi incontri anche alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli: “L’involuzione della dittatura putiniana”, con Alberto Masoero, Niccolò Pianciola e Anna Zafesova, previsto per sabato 16 novembre; “Bruxelles e la guerra ai margini d’Europa”, con Massimo Congiu e Luca Jahier. E ancora “La cospirazione del bene: speranza e resistenza nel Mediterraneo”, con Luca Casarin e Gianfranco Bettin; “La Palestina e il diritto internazionale: la fine di un’epoca?”, con Donatella Martini, Maurizio Donati, Francesca Albanese, Roberta Monticelli e Donatella Bisutti, sabato 16 novembre alle 18.00 al Teatro Franco Parenti.
Si parlerà anche di “Pace è diventata una parola scomoda”, un dialogo tra l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, con Milena Santerini, vicepresidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, e Marco Tarquinio, giornalista e parlamentare europeo. Proposte dalle case editrici cattoliche milanesi anche cinque conferenze per approfondire come, oggi, religioni e spiritualità possano mettersi al servizio della promozione della pace e della riconciliazione. Gli incontri si terranno domenica 17 novembre al Centro Culturale San Fedele.
Protagonista della serata conclusiva sarà lo scrittore francese Daniel Pennac, autore dalla penna versatile che accompagnerà il pubblico dietro le quinte della scrittura: come nasce un personaggio? Da dove viene l’ispirazione? Come si diventa uno scrittore?