Basta un Sì
L’Associazione Democratici per Milano si impegnerà per sostenere il SI nella campagna sul referendum costituzionale al riguardo ha quindi Costituito il Comitato “Ass Democratici per Milano x il SI”.
Nelle prossime settimane saranno avviati incontri, seminari e momenti di riflessione in questa direzione.
Dopo anni e anni di sforzi vani, il Parlamento è riuscito a varare con una larga maggioranza – quasi il 60% dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture – una riforma costituzionale che affronta alcune fra le maggiori emergenze istituzionali del nostro Paese.
Nelle prossime settimane saranno avviati incontri, seminari e momenti di riflessione in questa direzione.
Dopo anni e anni di sforzi vani, il Parlamento è riuscito a varare con una larga maggioranza – quasi il 60% dei componenti di ciascuna Camera in ognuna delle sei letture – una riforma costituzionale che affronta alcune fra le maggiori emergenze istituzionali del nostro Paese.
I soldi presi da M5S
Il M5s ha ricevuto 13,5 milioni di euro di soldi pubblici in due anni. E perché allora dicono di non ricevere soldi pubblici per la propria attività politica?
Riforma attesa 30 anni
Intervista pubblicata da Repubblica.
Votare No al referendum è "un vero atto contro il Paese". O meglio, dice Dario Franceschini, lo è usare "una riforma attesa da 30 anni per l'obiettivo finale di buttare giù Renzi". Il suo messaggio è rivolto certo alla minoranza del Pd, a Bersani, Cuperlo, Speranza e D'Alema, che con le loro critiche tradiscono "il sogno" del centrosinistra, ma non solo. "Penso ai fiumi di parole che abbiamo versato in riunioni e convegni per raggiungere il risultato contenuto nella legge costituzionale e nella legge elettorale. Penso ai professori, ai commentatori, ai mondi intellettuali della sinistra che hanno accompagnato quel dibattito. Dimenticare il passato solo per una ragione di lotta politica, è inaccettabile", spiega il ministro della Cultura.
Votare No al referendum è "un vero atto contro il Paese". O meglio, dice Dario Franceschini, lo è usare "una riforma attesa da 30 anni per l'obiettivo finale di buttare giù Renzi". Il suo messaggio è rivolto certo alla minoranza del Pd, a Bersani, Cuperlo, Speranza e D'Alema, che con le loro critiche tradiscono "il sogno" del centrosinistra, ma non solo. "Penso ai fiumi di parole che abbiamo versato in riunioni e convegni per raggiungere il risultato contenuto nella legge costituzionale e nella legge elettorale. Penso ai professori, ai commentatori, ai mondi intellettuali della sinistra che hanno accompagnato quel dibattito. Dimenticare il passato solo per una ragione di lotta politica, è inaccettabile", spiega il ministro della Cultura.
L'Africa come opportunità
L’Africa può essere una minaccia, ma può anche diventare un’opportunità ed è, in ogni caso, il futuro. In Italia a forza di polemiche autoreferenziali, anche all’interno del Partito Democratico, alcuni non si sono resi conto né della sfida che abbiamo di fronte né della novità storica di un Governo che ha messo l’Africa al centro della sua politica estera e che sta cambiando in questa direzione la stessa politica estera dell’Europa. La comunicazione della Commissione europea sui “patti” con i Paesi africani, esplicitamente ispirata alle proposte avanzate da Matteo Renzi con il Migration Compact, è il punto di partenza di una nuova relazione tra Ue e Africa.