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I vantaggi di uno spostamento della City da Londra a Milano

Written by Fabrizio Barini.

Fabrizio Barini
Articolo pubblicato da L'Unità.
I “profughi” di Canary Warf valgono il 10% del Pil della Città Metropolitana. È questa la ricchezza che potrebbe essere trasferita da Londra a Milano nei prossimi 5 anni a seguito della Brexit. Una stima che potrebbe rivelarsi addirittura prudenziale rispetto ai valori in gioco ma la cui cifra reale dipende dalla volontà politica del Governo italiano e dall’audacia e velocità dell’amministrazione comunale di Milano.
A giudicare dalla reazione di Beppe Sala dopo il referendum del 23 giugno le condizioni sembrano essere molto favorevoli.
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La Giunta Sala per Milano

Written by Giuseppe Sala.

 Giuseppe Sala A una settimana dalla vittoria al ballottaggio il nuovo sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha presentato la squadra di assessori che lo affiancheranno al governo della città, in chiara continuità con quella di Giuliano Pisapia visto che per metà è composta dagli stessi nomi.
La nuova giunta comunale è composta da dodici assessori, sette uomini e cinque donne.
Come aveva annunciato nel corso della campagna elettorale, la sua vice è una donna: Anna Scavuzzo, insegnante di 40 anni, renziana della prima ora e consigliere comunale uscente del Pd, avrà anche la delega all'Educazione.
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Non si inizia bene nella nuova Municipalità

Written by Lorenzo Boati.

Lorenzo Boati Sono partiti i lavori nelle nuove Municipalità di Milano, ma purtroppo da alcune, amministrate dal centrodestra, i primi avvenimenti non promettono nulla di buono.
Ed è così ahimè anche per il Municipio 7.
Subito nella prima seduta, quando i consiglieri erano chiamati ad eleggere il Presidente del Consiglio Municipale (cioè la figura che guiderà i lavori dell’aula consigliare, diversa da quella del Presidente di Municipio, eletto direttamente dai cittadini come un sindaco) sono sorti i primi problemi.
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La spinta innovativa del Pd

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Articolo pubblicato su L’Unità
La discussione nel Pd dopo il risultato elettorale se vuole essere utile e costruttiva per noi ma soprattutto per il Paese non può, sbagliando e dando una lettura tutta autoreferenziale del voto, essere utilizzata per scaricare genericamente ogni responsabilità sul Segretario o sul Governo, dimenticando che i processi di cambiamento e di rinnovamento messi in atto possono naturalmente segnare errori, limiti ma soprattutto incontrare resistenze. Il dibattito è utile se affronta alcuni temi che diventano ancor più fondamentali dopo la Brexit che ci impone di assumerci fino in fondo e con equilibrio la responsabilità di dare futuro e stabilita al Paese e all’Europa. Voglio provare a indicarne tre.