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La grande bellezza risvegliata dall’Expo

Written by Diana Bracco.

Diana Bracco Rappresentare l’Italia all’Expo 2015 non era un compito facile, perché in qualità di Paese ospitante il nostro Padiglione era il cuore della visitor experience degli oltre ventuno milioni di persone che hanno affollato il sito e occupava un quinto dell’intero spazio espositivo.
Una sfida che siamo riusciti a vincere all’insegna dello slogan “Orgoglio Italia” coinvolgendo gli attori pubblici e privati, le regioni, i territori, le camere di commercio, le aziende e le associazioni, il mondo della ricerca e quello della scuola, fino ai migliori creativi e talenti italiani che ho voluto al mio fianco.
La stessa fase di definizione del progetto è stata una grande raccolta d’idee, perché volevamo un’Esposizione Universale in cui i contenuti fossero gli autentici protagonisti.
Contenuti emersi dal basso e in modo partecipato coinvolgendo tutti i territori attraverso un vero “Giro d’Italia” che abbiamo compiuto insieme a Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi e Marco Balich. Una mobilitazione che ha coinvolto anche migliaia di imprese, che hanno aderito al Progetto Speciale Expo di Confindustria e ai Tavoli Tematici della Camera di Commercio di Milano. Molte utilissime indicazioni ci ha fornito anche l’importante ricerca che il Censis ha realizzato per Padiglione Italia.
Un'indagine a tutto campo che ci ha illuminato, ad esempio, sul rapporto tra le nuove generazioni e cibo. Proprio i giovani sono stati il target principale di Padiglione Italia, il cui concept non a caso si articolava intorno all’idea di Vivaio, luogo e simbolo dello sviluppo di nuove generazioni. Il Padiglione Italia è riuscito davvero a valorizzare i nostri territori in un mix di tradizione e innovazione, di passato e futuro ed è riuscito a far “assaggiare” le nostre bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche invogliando i visitatori a girare il Belpaese. Il risultato di questo enorme lavoro preparatorio, come testimonia questo volume, è stato eccezionale. Palazzo Italia, con le avveniristiche architetture disegnate da Michele Molè e Susanna Tradati e impreziosito da alcune opere d’arte scelte in funzione del concept; la mostra dell’“Identità Italiana”, con le affascinanti sale degli specchi; l’Albero della Vita, frutto del saper fare dell’industria bresciana, con i suoi spettacoli di suoni e luci e le sue radici nei territori italiani e la metafora del Grand Tour che univa gli spazi del Cardo, hanno raccolto gli elogi di milioni di visitatori e gli entusiastici complimenti di tantissimi capi di Stato e di Governo. Grazie a una serie di splendide immagini e a testi ricchi di contenuti anche sorprendenti, il libro che Skira ha dedicato al nostro Padiglione permette a chi non visitò l’Expo di conoscere la Grande Bellezza italiana, e a chi c’è stato di rivivere quell’esperienza indimenticabile.
Fonte: Il Giorno
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