


Quirinale e oltre
Intervento di Franco Mirabelli alla videoconferenza organizzata dal Circolo PD di Niguarda con i circoli PD del Municipio 9 di Milano (video).
Penso che il passaggio sull’elezione del Presidente della Repubblica sia stato ricco di significati. Non era un passaggio facile.
Continuo a pensare che il Paese stia vivendo una crisi molto importante della rappresentanza e della democrazia, del rapporto tra i cittadini e la politica e del rapporto tra i cittadini e le istituzioni.
Sicuramente questo passaggio non ha migliorato la situazione ma non l’ha neanche peggiorata.
Questo dato relativo alla crisi della politica c’è tra le cose che molti hanno sbandierato in questi giorni a commento dell’elezione del Presidente.
Penso che il passaggio sull’elezione del Presidente della Repubblica sia stato ricco di significati. Non era un passaggio facile.
Continuo a pensare che il Paese stia vivendo una crisi molto importante della rappresentanza e della democrazia, del rapporto tra i cittadini e la politica e del rapporto tra i cittadini e le istituzioni.
Sicuramente questo passaggio non ha migliorato la situazione ma non l’ha neanche peggiorata.
Questo dato relativo alla crisi della politica c’è tra le cose che molti hanno sbandierato in questi giorni a commento dell’elezione del Presidente.

Un patto costituzionale che arrivi fino al 2026
Un "patto costituzionale" che abbia come orizzonte il 2026, ossia la conclusione del Pnrr. Lo propone - in un'intervista al Corriere della Sera - il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che nel dibattito sulla legge elettorale dice: "Il proporzionale va bene".
"Resto convinto che soltanto un patto costituzionale sia la risposta che la politica possa dare al momento storico che stiamo vivendo", dice Sala, e "prima che sui partiti va costruito sulla condivisione dei valori".
"Resto convinto che soltanto un patto costituzionale sia la risposta che la politica possa dare al momento storico che stiamo vivendo", dice Sala, e "prima che sui partiti va costruito sulla condivisione dei valori".

Una bella notizia per il Portogallo e l'Europa
Articolo di Patrizia Toia.
È una bella notizia per il Portogallo, un'occasione per l'Unione europea e un esempio per l'Italia la vittoria dei socialisti di Antonio Costa alle elezioni di domenica. Nonostante la sfiducia dei partiti di sinistra radicale che hanno provocato le elezioni anticipate, i socialisti sono riusciti ad ottenere un'inaspettata maggioranza assoluta dei seggi.
È il risultato di anni di buon governo, che ha saputo coniugare una responsabile gestione dei conti pubblici con un'attenzione concreta ai più vulnerabili, oltre ad aver guidato con saggezza e pragmatismo il Paese nell'emergenza della pandemia e aver ottenuto uno dei più alti tassi di vaccinazione d'Europa.
È una bella notizia per il Portogallo, un'occasione per l'Unione europea e un esempio per l'Italia la vittoria dei socialisti di Antonio Costa alle elezioni di domenica. Nonostante la sfiducia dei partiti di sinistra radicale che hanno provocato le elezioni anticipate, i socialisti sono riusciti ad ottenere un'inaspettata maggioranza assoluta dei seggi.
È il risultato di anni di buon governo, che ha saputo coniugare una responsabile gestione dei conti pubblici con un'attenzione concreta ai più vulnerabili, oltre ad aver guidato con saggezza e pragmatismo il Paese nell'emergenza della pandemia e aver ottenuto uno dei più alti tassi di vaccinazione d'Europa.