Enea Coscelli e Lorenzo Boati raccontano come procede l’attività politico-istituzionale al Municipio 7 di Milano.

Enea Coscelli: A ormai a tre mesi dall'insediato del Municipio 7, il centrodestra non è ancora riuscito a formare le commissioni consiliari, che permettono un serio confronto e una partecipazione dei cittadini. Per problemi interni alla coalizione di centrodestra che non trova un accordo su come spartirsi le Presidenze, non possono pagare i cittadini del Municipio 7. Chiediamo con forza che vengano istituite le commissioni al più presto. Centrodestra se ci sei batti un colpo!

Il PD è alle prese con il Referendum, in questi giorni il Premier Renzi ha aperto a delle modifiche alla legge elettorale ma ancora oggi l’ex capogruppo Speranza ha affermato “Basta giocare a nascondino, Renzi ci deve dire chiaramente cosa vuole fare”. Come si risolverà questo dilemma interno al PD?
Lo vedremo. Personalmente trovo sbagliato lasciare intendere agli italiani che il voto al Referendum sulla Riforma della Costituzione sia anche un voto sulla legge elettorale. La legge elettorale non è oggetto della Riforma Costituzionale e non sarà oggetto del Referendum.

Confondere il Cile col Venezuela è già abbastanza ridicolo, e delegittima a priori qualunque altra cosa si scriva. Ma quel che è peggio è la mancanza di rispetto nei confronti delle persone che il regime di Pinochet ha ucciso, torturato, incarcerato, costretto all'esilio. E magari paragonare se stessi in tutta serietà a coloro che resistettero al regime , scrivendolo non dal fondo di una prigione o da un Paese straniero ma da una comoda poltrona di Vicepresidente della Camera dei Deputati.

Ma da dove esce fuori questa classe politica di miracolati che pensa di poter dire qualunque cosa in qualunque contesto senza che mai gliene venga chiesto seriamente conto?

Se qualcuno di noi pensa che le vicende romane portino come conseguenza la fine del Movimento Cinque Stelle, secondo me, si sbaglia di grosso.

Per me la riflessione è un'altra e più profonda.

Il candidato premier Di Maio, lo dimostrano le prove esibite ieri e oggi dai quotidiani, ha mentito più volte sulla vicenda, conosceva esattamente la situazione, era stato informato con diversi mezzi (così anche la Sindaca e altri) ma ieri la sua platea, quella dei militanti, lo ha comunque scusato e osannato, magari meno che a Di Battista, ma lo ha comunque difeso e protetto.