Analisi delle preferenze
Articolo pubblicato dal quotidiano Europa.
Passata la sbornia per il risultato record della lista, nel Pd si inizia a fare i conti sulle preferenze raccolte dai candidati eletti e da quelli che invece rimarranno a casa. Emerge così una divisione in tre poli del partito, con i fedelissimi del segretario costretti a piazzarsi sull’ultimo gradino del podio dietro agli ex popolari di AreaDem e alla sinistra interna, ma solo se in quest’ultima si considerano come una sola cosa due aree (quella bersanian-dalemiana e quella dei Giovani turchi) che in realtà stanno marciando in maniera autonoma.
La sinistra. È soprattutto al nord che i bersaniani di Area riformista conquistano seggi e preferenze importanti.
La sinistra. È soprattutto al nord che i bersaniani di Area riformista conquistano seggi e preferenze importanti.
Sergio Cofferati, Mercedes Bresso»
Un risultato storico
Alle elezioni europee il Partito Democratico, con il 40,8% dei consensi e 31 seggi aggiudicati, ha ottenuto un grandissimo risultato.
Così Matteo Renzi, segretario del PD, ha commentato a caldo l'esisto del voto via twitter: "Un risultato storico. Commosso e determinato. Adesso al lavoro per un'Italia che cambia l'Europa".
Nella circoscrizione Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta) il PD ha ottenuto il 40,6% e 9 seggi conquistati e assegnati a Alessia Mosca (181.809 preferenze), Sergio Cofferati (121.389 preferenze), Mercedes Bresso (101.025 preferenze), Patrizia Toia (87.251 preferenze), Antonio Panzeri (77.102 preferenze), Renata Briano (46.920 preferenze), Luigi Morgano (41.450 preferenze), Brando Benifei (39.615 preferenze), Daniele Viotti (28.084 preferenze).
Il Partito Democratico è il primo partito della Lombardia. "E' un risultato sorprendente quello del Pd in Lombardia: la patria della Lega e di Forza Italia, la regione dove Silvio Berlusconi ha concentrato la gran parte della campagna elettorale e in cui vivono Maurizio Lupi e anche Gianroberto Casaleggio.
Così Matteo Renzi, segretario del PD, ha commentato a caldo l'esisto del voto via twitter: "Un risultato storico. Commosso e determinato. Adesso al lavoro per un'Italia che cambia l'Europa".
Nella circoscrizione Nord-Ovest (Lombardia, Piemonte, Liguria, Valle d'Aosta) il PD ha ottenuto il 40,6% e 9 seggi conquistati e assegnati a Alessia Mosca (181.809 preferenze), Sergio Cofferati (121.389 preferenze), Mercedes Bresso (101.025 preferenze), Patrizia Toia (87.251 preferenze), Antonio Panzeri (77.102 preferenze), Renata Briano (46.920 preferenze), Luigi Morgano (41.450 preferenze), Brando Benifei (39.615 preferenze), Daniele Viotti (28.084 preferenze).
Il Partito Democratico è il primo partito della Lombardia. "E' un risultato sorprendente quello del Pd in Lombardia: la patria della Lega e di Forza Italia, la regione dove Silvio Berlusconi ha concentrato la gran parte della campagna elettorale e in cui vivono Maurizio Lupi e anche Gianroberto Casaleggio.
Grazie ai cittadini che hanno votato PD
A nome del Partito Democratico vorrei ringraziare i cittadini della Zona 7 che in questa tornata elettorale per le elezioni europee hanno voluto premiare il Partito Democratico attribuendoci un consenso che supera il 44%.
Questo risultato lo attribuiamo sicuramente a quanto il governo a guida Renzi (PD) ha realizzato in questo breve periodo di governo 90gg.
Riteniamo che questo straordinario risultato elettorale sia merito anche del buon governo di tutte quelle amministrazioni di centrosinistra che in questi anni hanno governato le nostre città come a Milano.
Il nostro intento non è quello di elencare»
Un PD che vola
Raccogliamo alcuni dei commenti al risultato elettorale delle europee pronunciati dagli esponenti PD la notte delle elezioni.
Una delle prime voci arrivate è stata quella del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che, via twitter, ha commentato: "Grazie Matteo. Ora c'è la forza per cambiare davvero l'Italia. E adesso tutti capiranno perché tre mesi fa doveva nascere il governo Renzi".
"Un successo straordinario del Pd e un netto ridimensionamento del M5S". Questo, invece, il parere del sindaco di Torino Piero Fassino, che aggiunge: "ancora più clamoroso il risultato di Torino dove il Pd raggiunge percentuali superiori alla media nazionale distanziando il Movimento Cinque Stelle di oltre venti punti". "Gli elettori - conclude - hanno punito chi ha puntato sulla demagogia e sulla rissa".