Il nuovo presidente dell'Ucraina
Il nuovo Presidente ucraino promette Pace, sicurezza, unità con la firma di un nuovo Memorandum internazionale a garanzia dell’integrità territoriale ucraina, il rafforzamento dell’esercito, e una moderata autonomia al Donbas e alle altre Regioni orientali invase dalla Russia. Promesso anche un impegno su Lavoro, lotta alla corruzione e integrazione europea.
Pace, sicurezza e unita, ma anche Lavoro, sviluppo ed Europa sono le parole chiave con cui il Presidente ucraino, Petro Poroshenko, nella giornata di sabato, 7 Giugno, durante il discorso di insediamento, ha restituito fiducia ad un Paese costretto al collasso economico e alla difesa da un’aggressione militare ai suoi confini da parte della Russia di Putin.
Carro del vincitore? C’è qualcosa di più
Articolo pubblicato dal quotidiano Europa.
La foto di gruppo della notte di domenica 25 rimarrà l’icona del trionfo europeo del Pd, forse dell’intera vicenda renziana. È legittimo ironizzarci su, ma in quello scatto c’è un condensato di sentimenti e storie personali che sono il succo della politica: vittorie, sconfitte, rivincite, ripensamenti, riappacificazioni, opportunismi.
A Matteo Renzi, che in qualche modo l’ha voluta, quella foto serve a qualcosa di più sostanzioso, anche oltre la contingenza dell’ingresso della minoranza nel gruppo dirigente del Nazareno: è la metafora della sua logica inclusiva, di una politica che procede non per separazioni ma per aggiunte, rese possibili e “garantite” dal carisma di un leader vincente. Esattamente l’opposto di quanto è accaduto ad altre leadership, anche nei momenti alti del loro successo: Berlusconi e Grillo, per citarne solo due.
Il Pd è diventato il “partito nazione”
Articolo pubblicato dal quotidiano Europa.
Parliamo dell’Italia prima ancora dell’Europa. La vittoria di Renzi di queste dimensioni nessuno poteva immaginarla, perché non conosciamo più il paese, e non da oggi per la verità. Il circuito chiuso fra ceto politico e mezzi di comunicazione continua a tenere a distanza la realtà, nell’illusione che sia quella che si immagina e descrive tutti i giorni, senza averla mai seriamente frequentata.
L’esaurimento delle tradizionali forme-partito che in anni lontani consentivano di avere “in casa” uno spaccato fedele della società e un maledetto sistema elettorale che non impone più un ancoraggio serio degli eletti con il territorio, costringono infatti nel migliore dei casi a un effimero tentativo di conoscenza della realtà attraverso la mediazione della letteratura sociologica o giornalistica.
Renzi, alta fedeltà e nuovi voti a 360°
Analisi elettorale pubblicata da Il Sole 24 Ore
Due fattori hanno contribuito in maniera decisiva al successo del Pd di Renzi. Il primo è stato la sua capacità di portare a votare i suoi elettori, quelli che avevano votato Pd nel 2013. Un altro Pd. Il secondo è stato la sua capacità di allargare la base di consensi del suo partito, nonostante questo tipo di consultazione sia difficile per un partito di governo in tempo di crisi. Il primo fattore ha pesato più del secondo.
A mano a mano che diventano disponibili i voti ai partiti a livello di singole sezioni elettorali si riesce a capire meglio come sono andate effettivamente le cose. Sono cinque per ora le città in cui grazie a questi dati si sono potuti calcolare i flussi tra i partiti e dai partiti verso l’astensione.