Un risultato straordinario
Alcuni dei commenti al risultato elettorale delle europee degli esponenti PD milanesi la notte delle elezioni.
Per Lorenzo Gaiani, candidato sindaco per il Pd a Cusano Milanino, "La leadership di Matteo Renzi ha condotto il Partito Democratico ad un risultato straordinario che ne fa il primo partito di ogni singola Regione d'Italia con un consenso elevatissimo, e nello stesso tempo lo proietta a livello europeo come prima forza del campo democratico, progressista e socialista. Ora si apre la possibilità concreta, grazie anche all'inizio del semestre italiano di presidenza dell'Ue, di favorire l'evoluzione delle politiche comunitarie in senso più favorevole agli interessi popolari e diffusi. Rimane di ammonimento l'avanzare di forze xenofobe e reazionarie , se non apertamente fasciste, in grandi Paesi dell'Unione, come segnale di un'opinione pubblica esasperata, che non ha potuto incontrare, a differenza che in Italia, una forza riformista seria ed autorevole che ne intercettasse le aspettative".
Commento via twitter per il senatore Franco Mirabelli»
Anziché prendercela con la Germania, copiamola
Idea: invece di prendercela con la Germania, copiamola. Lo sostiene il renziano Emanuele Fiano, che racconta a L’Abitacolo- la web trasmissione di Libero lo scontro elettorale che contrappone il Pd al Movimento 5 stelle di Beppe Grillo. “In effetti”, dice, “una protesta così di massa non l’abbiamo avuta. Avevamo visto qualcosa in quello che aveva portato il successo della Lega Nord, di Roma ladrona, dell’insofferenza verso lo stato pesante. Avevamo visto una protesta interpretata da Silvio Berlusconi, che era l’uomo anti-Stato nel senso anti lacci e lacciuoli, anti teatrino della politica. Uno che riuscisse a trasformare la rabbia che obbiettivamente c’è in questo Paese in un movimento di massa come ha fatto Beppe Grillo non s’era mai visto in Italia e forse anche in Europa”. Secondo Fiano “oggi ci sono 10 milioni di italiani cresciuti dopo tutto quel che abbiamo vissuto in questi anni e a cui non frega nulla qualsiasi cosa noi riusciamo a dire. Non pensano che nei palazzi della politica si possano trovare le soluzioni ai loro problemi”.
Italiani che non possono votare
Articolo pubblicato sul blog del Corriere della Sera.
«Quello che mi dispiace è non poter decidere chi mi rappresenterà nel paese in cui vivo da più di 15 anni», spiega Mali, ventunenne nato in Albania, che da quando aveva 6 anni vive a Trezzano sul Naviglio. In questo comune alle porte di Milano, ha frequentato la scuola elementare, la media, il liceo a Corsico («Una migrazione quotidiana di ben 3 chilometri!») e ora è iscritto a Scienze della Ristorazione presso la Statale di Milano. Sempre nel “suo” comune, Mali fa volontariato insegnando italiano ai richiedenti asilo ospitati dall’associazione Villa Amantea. Eppure, lui non ha diritto a scegliere chi lo rappresenterà: «Mi sento parte della comunità di Trezzano, ma non ho la cittadinanza italiana; quando sono diventato maggiorenne, non ho potuto chiederla perché ero nato all’estero. Più di un anno fa, ho fatto finalmente domanda, ma sto ancora aspettando la risposta». Per lo stesso motivo, ai suoi genitori, che volevano aprire un bar tabacchi, è stato risposto che lo Stato non concede la licenza agli “stranieri”.
«Quello che mi dispiace è non poter decidere chi mi rappresenterà nel paese in cui vivo da più di 15 anni», spiega Mali, ventunenne nato in Albania, che da quando aveva 6 anni vive a Trezzano sul Naviglio. In questo comune alle porte di Milano, ha frequentato la scuola elementare, la media, il liceo a Corsico («Una migrazione quotidiana di ben 3 chilometri!») e ora è iscritto a Scienze della Ristorazione presso la Statale di Milano. Sempre nel “suo” comune, Mali fa volontariato insegnando italiano ai richiedenti asilo ospitati dall’associazione Villa Amantea. Eppure, lui non ha diritto a scegliere chi lo rappresenterà: «Mi sento parte della comunità di Trezzano, ma non ho la cittadinanza italiana; quando sono diventato maggiorenne, non ho potuto chiederla perché ero nato all’estero. Più di un anno fa, ho fatto finalmente domanda, ma sto ancora aspettando la risposta». Per lo stesso motivo, ai suoi genitori, che volevano aprire un bar tabacchi, è stato risposto che lo Stato non concede la licenza agli “stranieri”.
Ma per Mali la beffa “politica”»
È in Europa il futuro di agenti e broker
Intervista a Patrizia Toia di Insurance Trade.
Proprio durante il semestre di presidenza italiana dell'Ue, la direttiva Imd 2 sull'intermediazione entrerà nella fase decisiva di discussione. Ma sono molti altri i temi che potranno cambiare il settore assicurativo, a partire da una sburocratizzazione del sistema grazie al digitale. Patrizia Toia, parlamentare europea per il Pd, spiega le prospettive per una nuova fase.
Proprio durante il semestre di presidenza italiana dell'Ue, la direttiva Imd 2 sull'intermediazione entrerà nella fase decisiva di discussione. Ma sono molti altri i temi che potranno cambiare il settore assicurativo, a partire da una sburocratizzazione del sistema grazie al digitale. Patrizia Toia, parlamentare europea per il Pd, spiega le prospettive per una nuova fase.
La politica deve saper regolare il mercato e indirizzarne lo sviluppo. Ma se la politica non agevola il fare impresa e quindi il creare ricchezza, sempre nel rispetto di regole certe e nell'interesse esclusivo della collettività, la burocrazia taglia le gambe agli operatori economici. È quello che è accaduto in questi ultimi anni e che, in parte, sta accadendo ancora, non solo in Italia ma anche in Europa, da cui molto dipende e dipenderà nel prossimo futuro.