Questo referendum si vince a destra
Intervista a Matteo Renzi del Foglio.
Lo dice di un fiato: "Inutile girarci intorno: i voti di destra saranno decisivi al referendum. La sinistra, ormai, è in larghissima parte con noi. Direi che la stragrande maggioranza è con noi. La questione vera oggi è la destra. E l’elettore di destra oggi si trova di fronte a due scelte: votare sul merito, non votare sul merito. Se la scelta diventa votare sul merito vota Sì e sono certo che alla fine andrà così. Sulla scheda elettorale in fondo non c’è scritto volete voi cancellare dalla faccia della terra il governo Renzi. Il governo Renzi può essere cancellato ogni giorno in Parlamento, in qualsiasi momento, o alle elezioni politiche, dai cittadini. Oggi si discute di altro. Oggi si discute di Italia, non di una persona”.
Le ragioni del sì
Sulla campagna referendaria occorrerà coinvolgere le persone nel merito degli argomenti. Oggi, la maggioranza degli italiani non è coinvolta dal referendum e non sa neanche di cosa si parla e magari vorrebbe capire qualcosa sul tema. Il PD sta lentamente facendo giustizia su alcune argomentazioni che hanno avvelenato il clima in questi mesi e si sta entrando nel merito della Riforma Costituzionale.
Dopo le ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio, è chiaro ormai che questo referendum non è sul Governo e non influirà sul futuro del Governo. Ha meno filo da tessere, quindi, chi tenta di trasformare la consultazione in un referendum su Renzi.
Per un’Italia che sa votare SI
Documento di Stefano Belloni del Comitato per il Sì di Monza.
Voto SI perché non condivido le attitudini conservatrici, politiche-strumentali e “dottrinarie perfezioniste” (dal dire “abbiamo la Costituzione più bella del mondo, non provate a toccarla” - visto che le modifiche non riguardano la parte sui principi fondamentali ma solo l’organizzazione delle istituzioni - fino a voler esclusivamente colpire il Governo ed il Presidente del Consiglio) e sono convinto che, così come si fa in “campo formativo” il governare sia l’azione di un “capitano di una nave” (l’introduzione di punti sostanziali) e di una “governante di una casa” (l’introduzione di doverosi aggiornamenti).
Vino italiano
Nel 2015 il settore vitivinicolo italiano è tornato al primo posto mondiale con quasi 50 milioni di ettolitri di vino prodotti e quasi 10 miliardi di fatturato. Si tratta di un'eccellenza italiana da tutelare e incentivare per continuare a produrre ricchezza e generare occupazione. Il settore del vino occupa infatti in Italia 1 milione e 250 mila persone.
Con queste premesse, la scorsa settimana, la Camera dei Deputati ha approvato una nuova legge, un testo unico, che semplifica e accorpa in una sola legge le varie disposizioni sparse nel nostro ordinamento.