Il piano per collegare l'Italia
"L'ho detto e lo confermo: il Ponte sullo Stretto di per sé non lo considero una priorità. La domanda che mi faccio è un'altra: vogliamo che il Mezzogiorno sia connesso al resto d'Italia o no?". Per il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio - intervistato da Repubblica - la soluzione per connettere il Sud non è per forza il Ponte: "Io sto facendo fare uno studio di fattibilità sul corridoio Napoli-Palermo, dopo di che vedremo: risulta però complicato pensare che un'opera di alta velocità si interrompa. L'importante è che passi il treno, sopra o sotto vedremo". "Ci sono intere regioni sconnesse: tutto il Mezzogiorno tranne la Campania ma anche la Liguria. - sottolinea Delrio - Collegarle vuol dire far partire l'economia di quei territori. Questo Paese ha bisogno di muoversi meglio: persone e merci. Soprattutto via ferro".
Direzione Nazionale PD
“Abbiamo scelto la democrazia interna non quella dei caminetti. Noi parliamo qui”, così il premier e segretario del PD, Matteo Renzi, aprendo la Direzione del Partito (video).
Italicum. ”E’ surreale che si discuta su un modello elettorale ma penso che sia giusto parlarsi con grande chiarezza e trasparenza. Dal momento in cui sono diventato presidente del Consiglio non ho vissuto un giorno senza polemica. Fuori da qui lo scontro è ancora più forte, c’è l’insulto e la contestazione nei confronti dell’altro. Questa direzione è stata preceduta da un appello all’unità e poi il giorno prima ha visto una girandola di interviste in cui già si dava per scontata la rottura”, ha sottolineato Renzi.
La Riforma Costituzionale
Intervento alla ISMO di Milano (Video).
Per affrontare il tema della Riforma Costituzionale bisogna partire da alcune premesse. Innanzitutto, occorre capire perché una Riforma Costituzionale e perché proprio questa. Va ricordato che già dopo pochi anni dall’approvazione della Costituzione vigente si era cominciato a ragionare di come fare alcune modifiche, in particolare rispetto al bicameralismo paritario. Nel corso del tempo ci sono state alcune Commissioni Bicamerali che ci hanno lavorato, sono state fatte modifiche in alcune parti dal Parlamento e siamo poi arrivati all’ultima campagna elettorale in cui tutte le forze politiche invocavano la riduzione del numero dei parlamentari e dei costi della politica, la necessità di una Riforma Costituzionale che superasse il bicameralismo paritario.
Referendum: intesa o buttiamo 30 anni di lavoro
"Un pezzo della classe dirigente dem non butti via una riforma discussa da trent'anni: sarebbe una cicatrice insanabile". Lo dice - intervistato da Repubblica - il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato anticipando che alla Direzione del partito "una apertura ulteriore da parte di Renzi ci sarà". "Continuiamo a pensare che il Pd debba restare unito sulla riforma della Costituzione. L'abbiamo scritta tutti insieme e votata tutti insieme", afferma. Quindi ribadisce: "l'Italicum si può cambiare. Anche se io personalmente la considero una buona legge. Però più largo è il consenso, meglio è". Quanto ai tempi, "si può anche cucire prima del referendum, ma - precisa - ci vuole la disponibilità di un pezzo almeno delle opposizioni. Ricordiamoci che l'Italicum l'abbiamo votato con Forza Italia".