Città metropolitana al voto
Un derby in rosa tutto interno al Pd. Domenica si eleggono i 24 rappresentanti del Consiglio metropolitano, elezioni però di secondo livello, riservate cioè agli amministratori dei 134 Comuni dell’area vasta, e dall’esito quindi più o meno scontato. L’attenzione è semmai per quello che accadrà dopo, con la composizione della minigiunta che dovrà guidare la Città metropolitana, l’ente che sta prendendo forma dalle ceneri della vecchia Provincia. La squadra metropolitana sarà composta da non più di otto assessori (una decisa dieta rispetto ai dodici del mandato scorso) e tra questi anche il vicesindaco, il numero due operativo di Beppe Sala (il sindaco metropolitano coincide infatti per legge con quello del capoluogo).
A concorrere alla carica di vice sono Arianna Censi, consigliera comunale di Milano (ma con un passato in Provincia e proveniente da Opera) e Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo, transfuga di Sel e da un paio d’anni accasatasi nel Pd. Oggi intanto, dalle 8 fino alle 23.30 nella sede di Palazzo Isimbardi, i 2.079 consiglieri dei 134 Comuni che compongono la Città metropolitana eleggeranno (attraverso un complicatissimo sistema che prevede il voto ponderato a seconda del Comune di provenienza) i 24 consiglieri metropolitani. Scontato che sia la lista di centrosinistra (oltre al Pd una robusta rappresentanza di civici) a ottenere la maggioranza relativa e forse assoluta dei seggi (attesi tra gli 11 e i 15 consiglieri).
A concorrere alla carica di vice sono Arianna Censi, consigliera comunale di Milano (ma con un passato in Provincia e proveniente da Opera) e Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo, transfuga di Sel e da un paio d’anni accasatasi nel Pd. Oggi intanto, dalle 8 fino alle 23.30 nella sede di Palazzo Isimbardi, i 2.079 consiglieri dei 134 Comuni che compongono la Città metropolitana eleggeranno (attraverso un complicatissimo sistema che prevede il voto ponderato a seconda del Comune di provenienza) i 24 consiglieri metropolitani. Scontato che sia la lista di centrosinistra (oltre al Pd una robusta rappresentanza di civici) a ottenere la maggioranza relativa e forse assoluta dei seggi (attesi tra gli 11 e i 15 consiglieri).
Due le liste nel campo del centrodestra: Lega e Fratelli d’Italia da una parte e Forza Italia, che ha accorpato anche qualche centrista, dall’altra. In corsa anche una lista di sinistra «extra-Pd» che raccoglie spezzoni della sinistra radicale ma anche di associazionismo e ambientalismo. Il Movimento Cinque Stelle, infine. I grillini sulla carta non avevano nemmeno il numero di firme minimo per presentare la loro lista. Ancora troppo fragile la loro presenza nei parlamentini di provincia. Grazie però al soccorso di qualche consigliere comunale civico (e non solo: pare che sia arrivata la sottoscrizione a titolo personale di qualche eletto nei «partiti») il Movimento Cinque Stelle ha regolarmente depositato simbolo e candidati (ne eleggerà almeno uno).