A Enzo Tortora la Sala Interviste di Palazzo Pirelli
Enzo Tortora, uomo pubblico, giornalista e politico, è stato una delle figure simbolo di un periodo storico in cui si è prestata scarsa attenzione per la dignità umana e una evidente superficialità sul valore che esigono vite personali e affetti. La sua vicenda ha anche inciso profondamente sul criterio di responsabilità dello Stato nei processi penali, contribuendo a modernizzare l'apparato giudiziario.
Il suo nome è rimasto infatti legato ad un caso di malagiustizia di cui fu vittima. Accusato, nel pieno della sua carriera televisiva, di gravi reati per le accuse formulate da appartenenti ad ambienti criminali, venne incarcerato e quindi posto agli arresti domiciliari.
In seguito risultò totalmente estraneo a quanto contestatogli, la sua innocenza fu riconosciuta e venne definitivamente assolto. Riprese così il suo lavoro di giornalista televisivo fino a poco prima della morte che lo colse nel giugno del 1988 a un anno soltanto dalla sua assoluzione piena.
In seguito risultò totalmente estraneo a quanto contestatogli, la sua innocenza fu riconosciuta e venne definitivamente assolto. Riprese così il suo lavoro di giornalista televisivo fino a poco prima della morte che lo colse nel giugno del 1988 a un anno soltanto dalla sua assoluzione piena.
Al fine di ricordarne la presenza, importante per Milano e l'intero Paese, e ciò che come figura ha rappresentato, l'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale ha deciso di intitolargli una delle sale del Palazzo Pirelli.
La cerimonia si è tenuta questa settimana alla presenza di Francesca Scopelliti, compagna di Tortora, senatrice e presidente della "Fondazione Internazionale per la Giustizia Enzo Tortora" e del giornalista e storico Pier Franco Quaglieni del Centro Studi Mario Pannunzio di Torino, dei vicepresidenti del Consiglio: Sara Valmaggie Fabrizio Cecchetti e del Presidente della commissione Ambiente Luca Marsico. Una cerimonia preceduta dal convegno "Enzo Tortora: l'uomo, l'imputato, il giornalista", patrocinato dal Corecom Lombardia e dell'Associazione culturale Amici di Mario Berrino.
Importanti le parole della Scopelliti su Tortora: "La mia battaglia nel nome di Enzo è fortemente dettata dalla consapevolezza che la democrazia non può e non deve più essere condizionata dalla magistratura, ma può vedersi realizzata solo in una applicazione indipendente, corretta e uniforme delle regole della giustizia".
"Nel concordare assolutamente con l'affermazione della senatrice Scopelliti, mi sento di affermare che dedicare una sala del nostro Palazzo a Enzo Tortora - ha sottolineato Sara Valmaggi a margine dell'inaugurazione - significa ricordare una persona che ha lottato per rivendicare il valore irrinunciabile della giustizia e per la verità dei fatti contro le falsità delle calunnie. Una motivazione questa che ci ha guidato come Ufficio di Presidenza nella decisione di affiancare il suo nome a quello di altre e altri figure di indiscusso valore etico e intellettuale cui sono dedicate altre sale del Palazzo".
Per seguire l'attività di Sara Valmaggi: sito web - pagina facebook