Vino italiano
Nel 2015 il settore vitivinicolo italiano è tornato al primo posto mondiale con quasi 50 milioni di ettolitri di vino prodotti e quasi 10 miliardi di fatturato. Si tratta di un'eccellenza italiana da tutelare e incentivare per continuare a produrre ricchezza e generare occupazione. Il settore del vino occupa infatti in Italia 1 milione e 250 mila persone.
Con queste premesse, la scorsa settimana, la Camera dei Deputati ha approvato una nuova legge, un testo unico, che semplifica e accorpa in una sola legge le varie disposizioni sparse nel nostro ordinamento.
Lo scopo di questo testo unico, ora al Senato, è accelerare un percorso di semplificazione burocratica tale da permettere al settore vinicolo di rimanere un marchio Made in Italy competitivo e vincente nel mondo.
Lo scopo di questo testo unico, ora al Senato, è accelerare un percorso di semplificazione burocratica tale da permettere al settore vinicolo di rimanere un marchio Made in Italy competitivo e vincente nel mondo.
Il testo, composto da 90 articoli, ha trovato in aula unanime consenso e spero possa diventare al più presto una legge definitiva dello stato. Ma quali sono i punti qualificanti di questa nuova legge? Innanzitutto si considerano la vite, il vino ed i vigneti come gli elementi costitutivi e da tutelare del patrimonio culturale nazionale.
Si prevede la salvaguardia dei vigneti storici al fine di promuovere interventi di ripristino, recupero e salvaguardia specialmente nelle aree soggette a rischio di dissesto idrogeologico o di particolare pregio paesaggistico. Nuova è anche la disciplina dell'attività di enoturismo, che riguarda l'accoglienza e l'ospitalità dei turisti presso vigneti e cantine.
Tra le principali innovazioni ci sono poi le semplificazioni per le comunicazioni da effettuare all'Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) in merito alla planimetria dei locali degli stabilimenti enologici.
Semplificate e chiarite infine le procedure per le denominazioni di qualità Doc, Dop, Igp. Positiva infine la componente di salvaguardia della qualità enologica, con l'elencazione delle sostanze vietate e le sanzioni per le eventuali frodi. In definitiva questa nuova legge sulla produzione e la commercializzazione vinicola semplificherà la vita ai viticoltori dando nuovo impulso al nostro Made in Italy.
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