Emendamenti al Decreto Sostegni per prevenire l'usura e difendere le vittime
Articolo di Franco Mirabelli.
Abbiamo presentato, insieme a Daniele Pesco e Loredana De Petris, due emendamenti importanti al Decreto Sostegni per prevenire il fenomeno dell’usura e per aiutare le vittime.
In una fase di crisi come questa, segnata dalla pandemia e da l’impoverimento di troppe famiglie, per la politica è un dovere non abbandonare chi rischia di cadere nella rete degli usurai o chi denuncia di esserne vittima.
La strada è quella di sostenere le associazioni antiusura e di garantire, non solo a chi ha attività economiche ma anche alle persone che denunciano, l’accesso al fondo antiusura.
Serve un messaggio forte e atti chiari per ridurre il ricorso all’usura e favorire la denuncia da parte delle persone che vengono irretite dagli usurai.
Abbiamo presentato, insieme a Daniele Pesco e Loredana De Petris, due emendamenti importanti al Decreto Sostegni per prevenire il fenomeno dell’usura e per aiutare le vittime.
In una fase di crisi come questa, segnata dalla pandemia e da l’impoverimento di troppe famiglie, per la politica è un dovere non abbandonare chi rischia di cadere nella rete degli usurai o chi denuncia di esserne vittima.
La strada è quella di sostenere le associazioni antiusura e di garantire, non solo a chi ha attività economiche ma anche alle persone che denunciano, l’accesso al fondo antiusura.
Serve un messaggio forte e atti chiari per ridurre il ricorso all’usura e favorire la denuncia da parte delle persone che vengono irretite dagli usurai.
In Regione Lombardia è ora di cambiare
Intervento di Carlo Borghetti.
“Per incominciare a risolvere i problemi che i lombardi soffrono da anni con la Sanità lombarda, deve cambiare il Governo della Regione, perché riconosco tutto ciò che funziona, ma quello che non funziona continua a non funzionare da 25 anni, e se nel 2023 non cambierà chi governa la Regione, problemi come le lunghe liste d’attesa e la debolezza della sanità territoriale resteranno ancora tali”.
L’ho sostenuto a Rho all’Università Libera Età Rhodense, ULER, all’incontro sulla sanità lombarda moderato dal prof. Rovelli in Auditorium. Oltre a me sono intervenuti il collega Presidente della Commissione Sanità Monti, il DG dell’ASST Rhodense Pellegata e il Sindaco Orlandi. Dal pubblico vibranti lamentele verso la Regione anche da parte dei medici di base Fulvio Caselli e Vincenzo Maerna.
“Per incominciare a risolvere i problemi che i lombardi soffrono da anni con la Sanità lombarda, deve cambiare il Governo della Regione, perché riconosco tutto ciò che funziona, ma quello che non funziona continua a non funzionare da 25 anni, e se nel 2023 non cambierà chi governa la Regione, problemi come le lunghe liste d’attesa e la debolezza della sanità territoriale resteranno ancora tali”.
L’ho sostenuto a Rho all’Università Libera Età Rhodense, ULER, all’incontro sulla sanità lombarda moderato dal prof. Rovelli in Auditorium. Oltre a me sono intervenuti il collega Presidente della Commissione Sanità Monti, il DG dell’ASST Rhodense Pellegata e il Sindaco Orlandi. Dal pubblico vibranti lamentele verso la Regione anche da parte dei medici di base Fulvio Caselli e Vincenzo Maerna.
Von der Leyen vittima del sessismo della diplomazia internazionale
Articolo di Patrizia Toia.
Ci risiamo: la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, è stata di nuovo vittima del sessismo diffuso ai vertici della diplomazia internazionale. Giovedì scorso al vertice Ue-Africa che si è tenuto a Bruxelles il ministro degli esteri dell'Uganda, Jeje Odongo, all'arrivo ha “dimenticato” di stringere la mano alla Presidente della Commissione donna, passandole davanti con un frettoloso cenno del capo, ed è andato direttamente a salutare i colleghi uomini, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il Presidente francese Emmanuel Macron. Nessuna stretta di mano neanche quando Macron ha platealmente invitato il ministro ugandese a salutare la Presidente della Commissione, solo un altro cenno del capo e qualche parola di circostanza.
Ci risiamo: la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, è stata di nuovo vittima del sessismo diffuso ai vertici della diplomazia internazionale. Giovedì scorso al vertice Ue-Africa che si è tenuto a Bruxelles il ministro degli esteri dell'Uganda, Jeje Odongo, all'arrivo ha “dimenticato” di stringere la mano alla Presidente della Commissione donna, passandole davanti con un frettoloso cenno del capo, ed è andato direttamente a salutare i colleghi uomini, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il Presidente francese Emmanuel Macron. Nessuna stretta di mano neanche quando Macron ha platealmente invitato il ministro ugandese a salutare la Presidente della Commissione, solo un altro cenno del capo e qualche parola di circostanza.
Pinarolo Po: Bilancio positivo per una nuova fase di sviluppo della nostra comunità
Articolo di Giuseppe Villani.
Ho appena assistito alla seduta di consiglio comunale a Pinarolo Po. E non posso che essere soddisfatto che un gruppo amministrativo coeso, convinto delle proprie idee e dei propri valori di onestà e correttezza sia praticamente riuscito a concludere un lavoro di messa in sicurezza dovuto, doveroso, ma anche complicato, iniziato con il sindaco Cinzia Gazzaniga.
Il mio non può che essere un giudizio positivo: ci sono stati impegno e lavoro senza sosta, serviti a rimettere in equilibrio un bilancio che aveva notevoli criticità, ma ora è forte e consolidato. Sono profondamente soddisfatto, dunque, e le cifre confermano la mia opinione: il disavanzo ammontava a 5.174.049,37 euro di cui 1.030.516,63 di debiti verso fornitori.
Ho appena assistito alla seduta di consiglio comunale a Pinarolo Po. E non posso che essere soddisfatto che un gruppo amministrativo coeso, convinto delle proprie idee e dei propri valori di onestà e correttezza sia praticamente riuscito a concludere un lavoro di messa in sicurezza dovuto, doveroso, ma anche complicato, iniziato con il sindaco Cinzia Gazzaniga.
Il mio non può che essere un giudizio positivo: ci sono stati impegno e lavoro senza sosta, serviti a rimettere in equilibrio un bilancio che aveva notevoli criticità, ma ora è forte e consolidato. Sono profondamente soddisfatto, dunque, e le cifre confermano la mia opinione: il disavanzo ammontava a 5.174.049,37 euro di cui 1.030.516,63 di debiti verso fornitori.