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Von der Leyen vittima del sessismo della diplomazia internazionale

Written by Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

Ci risiamo: la Presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, è stata di nuovo vittima del sessismo diffuso ai vertici della diplomazia internazionale. Giovedì scorso al vertice Ue-Africa che si è tenuto a Bruxelles il ministro degli esteri dell'Uganda, Jeje Odongo, all'arrivo ha “dimenticato” di stringere la mano alla Presidente della Commissione donna, passandole davanti con un frettoloso cenno del capo, ed è andato direttamente a salutare i colleghi uomini, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e il Presidente francese Emmanuel Macron. Nessuna stretta di mano neanche quando Macron ha platealmente invitato il ministro ugandese a salutare la Presidente della Commissione, solo un altro cenno del capo e qualche parola di circostanza.
Quasi una replica del “sofa-gate”, quando il Presidente turco Erdogan ha fatto accomodare Michel su una sedia accanto a sé, relegando la Von der Leyen su un divano al lato.
Si tratta di segnali che come europei non possiamo e non dobbiamo accettare, tanto più che al vertice Ue-Africa proprio la parte relativa ai diritti delle donne è stata stralciata, anche per colpa di Paesi europei come Polonia e Ungheria. Come eurodeputati non accettiamo che nel 2022 una donna al vertice di un'Istituzione importante come la Commissione debba essere continuamente vittima di gesti di discriminazione, né possiamo accettare che la questione della parità di genere sia considerata una questione accessoria ed eliminabile a piacere nei rapporti dell'Ue con i Paesi terzi. C'è ancora tanta strada da fare e al Parlamento europeo ci faremo sentire.

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