Stampa

Creare una Confederazione europea

Scritto da Enrico Letta.

"Creiamo subito una Confederazione europea, composta dai 27 Stati membri, dall’Ucraina e da Georgia e Moldavia, e poi da Nord Macedonia, Serbia, Montenegro, Albania, Bosnia e Kosovo. Si otterrebbe un duplice risultato. L’Ucraina e gli altri Paesi in attesa potrebbero partecipare alla vita pubblica europea e avere soggettività in uno spazio politico e strategico comune. In parallelo proseguirebbe, senza forzature e con la tempistica opportuna, il percorso ordinato di adesione alla Ue". Così Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, in un intervento sul Corriere della Sera.
"La declinazione più concreta di questo modello - scrive il segretario - sarebbero le riunioni dei Consigli europei che dovrebbero essere immediatamente seguite, con grande forza simbolica, nello stesso luogo, dal summit dei leader della Confederazione".
Stampa

Clausola sociale nei cambi di appalti

Scritto da Chiara Braga.

Articolo di Chiara Braga.

Questo pomeriggio ho incontrato i Segretari delle organizzazioni sindacali comasche raccogliendo e condividendo le preoccupazioni emerse in questi giorni, sulla questione della clausola sociale nei cambi di appalti, resa facoltativa e non più obbligatoria nella legge delega al Governo sulla riforma del codice degli appalti. Su questo tema lo scorso lunedì Cigil, Cisl e Uil hanno organizzato un presidio molto partecipato con i lavoratori davanti alla sede della Prefettura comasca.
Stampa

In piazza per celebrare libertà e democrazia

Scritto da Roberto Cenati.

Intervista di Repubblica a Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano

Roberto Cenati, presidente dell'Anpi provinciale di Milano e del Comitato permanente antifascista, che 25 Aprile sarà?
"Dopo tre anni penso ci sarà tanta gente. Finalmente si torna in piazza, spero in una grande manifestazione, unitaria e pacifica. E' una data che deve unire tutti gli italiani indipendentemente dalle loro idee politiche perché l'Italia di oggi è nata dalla Resistenza dei partigiani".
Stampa

Perché è conveniente valorizzare i beni confiscati alle mafie

Scritto da Leonardo Becchetti.

Articolo di Leonardo Becchetti pubblicato da Il Sole 24 Ore

In Italia ci sono circa 35mila beni confiscati alle mafie per un valore di quasi 32 miliardi. Di questi solo la metà hanno recuperato la loro funzione economica.
Rigenerare un bene confiscato in un’attività economica che massimizzi l’impatto sociale ed ambientale assieme alla creazione di valore economico è un’iniziativa di altissimo valore. Il goal 16 degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite parla di «pace, giustizia, forza delle istituzioni» e tutti gli altri goal legati ai temi della sostenibilità ambientale e del benessere economico possono essere coinvolti.