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Dal nostro 25 aprile viene un appello a non arrendersi di fronte alla prepotenza

Scritto da Sergio Mattarella.

Intervento di Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con gli esponenti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma, nella ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione.

Nella ricorrenza del 77° anniversario della Liberazione – che, dopo gli anni più acuti della pandemia, torniamo a celebrare qui, nel Palazzo del Quirinale – vorrei esprimere il mio sincero apprezzamento per il vostro impegno quotidiano, che contribuisce, in maniera decisiva a non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà. Si tiene così viva la memoria di uno dei periodi più drammatici della nostra storia, e si trasmettono i valori della Resistenza che consentirono la liberazione del nostro Paese dall'oppressione nazifascista.
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La tregua non c'è perché le priorità sono le armi e il prezzo del gas

Scritto da Mario Delpini.

"Le parole che mi vengono in mente, quando una guerra come questa scoppia nel cuore dell'Europa, è che si tratta di una assurdità, di un orrore, di un incomprensibile percorso per regolare rapporti fra gli Stati. Una guerra e una corsa agli armamenti che produrranno soltanto disastri, per tutti i popoli coinvolti". Lo afferma monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, intervistato da Repubblica.
"Di pace si parla poco, si parla solo dei costi della guerra. A volte mi sembra che dietro a tutto ci sia una forma di egoismo, perché dopo la guerra il gas ci costerà di più e perché chi vende prodotti in Russia non potrà più farlo. Quasi che il vero motivo di preoccupazione sia che non riusciamo più a fare i nostri affari. Cosa anche comprensibile, visto che la guerra distrugge tutto, economia compresa".
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Ucraina, serve un disegno europeo

Scritto da Marina Berlinghieri.

Articolo di Marina Berlinghieri.

Il 24 febbraio 2022 segna uno spartiacque nella storia. Da quel momento il mondo è cambiato.
L’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, la violazione dei principi basilari del diritto internazionale, la minaccia nucleare evocata dalla Russia, impongono riflessioni e scelte non più rimandabili.
Il mio intervento sul Giornale di Brescia»
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La riforma dell'Europa

Scritto da Piero Fassino.

Intervento di Piero Fassino pubblicato da Repubblica.

Caro Direttore, quando esplose Covid 19 si disse "nulla sarà più come prima". Parole che a maggior ragione valgono oggi di fronte ad una guerra che sconvolge gli equilibri geopolitici dell'ultimo trentennio e sollecita ogni governo e ogni istituzione sovranazionale a ridefinire scelte strategiche, nonché strumenti e tempi della loro attuazione. E priorità assoluta è mettere in sicurezza il continente, integrando nell'Unione europea i Paesi oggi a rischio. Nei quasi otto lustri che separano l'Europa dalla seconda guerra mondiale, infatti, le uniche guerre si sono avute nei territori europei non integrati nell'Unione: i Balcani, il Caucaso e oggi l'Ucraina. Completare l'allargamento è dunque la necessaria e ineludibile scelta per sottrarre quelle aree a instabilità e conflitti e alzare il livello di sicurezza dell'Europa.