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Lavorare per la pace

Scritto da Emmanuel Macron.

Preoccupato dalla guerra in Ucraina, il presidente francese Emmanuel Macron, candidato al bis, non sottovaluta il ballottaggio alle presidenziali di domenica e, incontrando i giornalisti di 'Corriere', 'Ouest France' e 'Funke' parla del futuro ruolo dell'Europa. Degli incontri con il presidente russo Vladimir Putin rivela che "è dura trovarsi davanti alla negazione dei fatti". "Siamo tutti sconvolti - dice - e poi hai davanti a te qualcuno che nega, che ne ride, che ripete che è solo una messinscena". Eppure "un giorno ci sarà un cessate il fuoco", afferma.
"Ci saranno potenze garanti, e noi saremo tra loro" come Europa. Ma "se per stanchezza scegliamo di non parlargli più" a Putin, "allora lasciamo la responsabilità" - afferma Macron - "al presidente turco, al primo ministro indiano, al presidente cinese". E invece "spetta a noi europei costruire la pace sul nostro suolo".
Il presidente francese si dice però fiducioso sull'unità dei Paesi membri. "Se guardo a Italia, Germania, Francia, vedo che siamo mano nella mano", rileva.
Per Macron è giusto continuare a inviare armi all'Ucraina, "consegniamo già forniture importanti", ricorda.
Invece "chi la pensa come Marine Le Pen non avrebbe offerto alcun aiuto all'Ucraina. "Dobbiamo aiutare al massimo gli ucraini, ma dobbiamo stare attenti a non essere mai cobelligeranti", mette in guardia il leader francese, che torna sulla sua rivale alle presidenziali.
"Il progetto difeso da Marine Le Pen è un'uscita dall'Europa non dichiarata", accusa. E fa notare che la candidata di Rassemblement National propone di "uscire dal progetto europeo sul clima, dalle collaborazioni con la Germania, e costruire una specie di alleanza delle nazioni europee, che non sarebbe dunque più l'Unione europea, e un'alleanza con la Russia". Per Macron questa "sarebbe la fine dell'Unione europea".
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