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Sosteniamo Libera contro le mafie

Scritto da Ezio Casati.

Ezio CasatiDelle tante notizie di questo ultimo scorcio d'estate quella delle minacce di morte rivolte a don Luigi Ciotti mi ha veramente colpito. Il fatto che sia stato il carcerato Totò Riina a farle, con tutta l'esplicita violenza del linguaggio, mi fa riflettere sul fatto che un detenuto simile dovrebbe scontare la sua pena in totale isolamento. Mi hanno colpito la giusta reazione del mondo della politica (in primis il presidente del Senato Piero Grasso), ma soprattutto la reazione di don Ciotti al quale rivolgo la mia solidarietà e stima personale. Il sacerdote piemontese, presidente e instancabile animatore dell'associazione antimafie "Libera", si batte da oltre vent'anni affinché la cultura mafiosa non attecchisca nel tessuto sociale. Ciotti non si arrende di fronte alle piccole e grandi illegalità che spesso si infiltrano e deturpano gravemente il nostro Paese. Grazie a lui i beni confiscati alle mafie stanno diventando in tante parti d'Italia, con fatica e non senza problemi, delle cooperative e delle onlus per dare lavoro e speranza ai giovani.

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Fecondazione assistita e caso Stamina

Scritto da Emilia De Biasi.

Emilia De BiasiSulla fecondazione eterologa è apprezzabile lo sforzo delle Regioni ma sono fondamentali linee guida nazionali da parte del Ministero perché questo è un compito che può assolvere immediatamente dal momento che la sentenza della Corte costituzionale dice che non c'è vuoto legislativo e, per ottemperare alla stessa sentenza, occorre garantire uniformità di prestazioni e di sicurezza su tutto il territorio nazionale. Le Regioni hanno dimostrato coraggio e lungimiranza. Ora tocca al Ministero della salute fare altrettanto con la definizione di linee guida nazionali, poiché la sentenza della Corte costituzionale afferma che non c'è vuoto legislativo e che occorre garantire uniformità di prestazioni e di sicurezza su tutto il territorio nazionale. E' un'urgenza che risponde alle coppie sterili e al loro diritto alla genitorialità, come affermato dalla sentenza. Il Parlamento, come sempre, è pronto a fare la sua parte per norme moderne, fiduciose nella scienza e legate ai protocolli internazionali in materia.

 

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30 milioni del bilancio regionale per un referendum

Scritto da Sara Valmaggi.

Sara Valmaggi Questa settimana Il bilancio che esce dall’Aula consiliare questa settimana è ben al di sotto delle necessità della nostra regione, minato al suo nascere dalla decisione del centrodestra di spendere 30 milioni di euro dei cittadini lombardi per un referendum inutile, che non avrà nessun effetto pratico e che serve solo alla Lega per piantare una bandierina ideologica di finto autonomismo. Le regioni speciali non servono a nessuno, serve piuttosto, come sta facendo il governo, lavorare nel solco del taglio dell’Irap del 10% e della detassazione del 15% sui nuovi investimenti.
Invece no, tutto blindato per quei 30 milioni di euro gettati al vento per l’orgoglio lombardo. Sarebbero stati necessari invece ben altri interventi utili al rilancio dell’economia e per dare quel lavoro che troppo spesso manca.
Al Pd sono stati bocciati la gran parte degli emendamenti che facevano forza su quei soldi che la maggioranza ha deciso di sperperare. Solo alcuni temi sono riusciti a passare tra le strette maglie della maggioranza. Tra questi l’appostamento di risorse aggiuntive utili a dare continuità alla sperimentazione “Ambulatori aperti”, e le risorse per i servizi sociali dei Comuni, per anziani, minori e disabili, che erano state tagliate nel Fondo Sociale Regionale 2014.

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Fondi per l'ospedale di Rho e l'azienda ospedaliera Salvini

Scritto da Carlo Borghetti.

Carlo Borghetti L'assessore regionale alla Sanità Mantovani mi ha comunicato che il Governo ha sbloccato per le strutture dell'Azienda Ospedaliera Salvini (Ospedale di Rho compreso) la cifra complessiva di 42 milioni e 693mila euro. Si tratta di un Decreto Dirigenziale del 29 agosto che è stato velocemente firmato a Roma dopo che il 4 agosto la Regione Lombardia aveva approvato la richiesta di finanziamento dell'Azienda, anche su sollecitazione mia e dei colleghi consiglieri regionali Cecchetti e Tizzoni, come si ricorderà.
Si tratta davvero di un motivo di soddisfazione: la collaborazione tra i consiglieri regionali rhodensi e la collaborazione tra il Governo regionale di Maroni e il Governo nazionale di Renzi ha prodotto in tempi veloci un risultato importantissimo per il nostro territorio e i nostri ospedali, atteso da parecchio tempo. Ora l'Azienda Ospedaliera può procedere con le gare d'appalto per aggiudicare i lavori, che per oltre 8 milioni riguarderanno anche il plesso di Rho.

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