La Democrazia deve decidere
Lettera di Walter Veltroni a La Repubblica.
Caro Direttore, sono di nuovo in causa, in questa cupa estate del 2014, le grandi questioni che hanno deciso, nella storia, il destino dell'umanità.
Si tratta, in definitiva, della coesistenza di parole che possono facilmente separarsi, generando conflitti devastanti. Le parole sono: identità e dialogo, democrazia e decisione. Quando gli elementi di queste coppie si sono resi conflittuali il mondo ha generato il peggio di sé: le guerre, le dittature.
Chi può evitare che questa frattura, molto più semplice della ricomposizione, si produca? La politica, solo la politica. La tanto vituperata politica alla quale si preferirebbe oggi, da parte dei cultori del conflitto come fine, sostituire una indistinta e irregolata dimensione assembleare del decidere, tutto piegando alle pulsioni della emotività, secondo lo schema perfettamente descritto da Zagrebelsky nel suo magistrale "Il crucifige e la democrazia". Di politica, grande e coraggiosa, libera e progettuale, il mondo ha bisogno, nel suo momento più drammatico dal 1945.