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Diamo futuro alla legga Basaglia

Scritto da Ezio Casati.

Ezio Casati Trentasei anni fa con la legge 180 "Basaglia" il nostro paese chiudeva le strutture manicomiali. Un grande evento di civiltà perchè si decretava la fine delle strutture contenitive e repressive che vedevano nel malato mentale una persona da segregare e rinchiudere. Iniziava un cammino, una cultura, una consapevolezza sui diritti del malato e sulla cura. Chiusi i manicomi, insomma, bisognava dedicarsi a curare le malattie mentali con scientificità e umanità. Oggi questo non basta, occorre dare un futuro nuovo alle persone e alle famiglie che vivono questa realtà.
Prima dell'estare, lo scorso 18 giugno, ho depositato in Commissione Affari sociali, come primo firmatario, il disegno di legge 2233. Si tratta di una proposta per dare continuità e futuro alla 180, la proposta nata come petizione popolare recepisce il lavoro e l'impegno quotidiano di psichiatri, operatori sociali e soprattutto dei familiari e dei pazienti stessi. Stiamo pensando ad una legge dove la salute mentale ed i servizi di cura siano resi vitali e dinamici dal grande contributo di chi la salute mentale la cura e la vive tutti i giorni con coraggio e speranza.

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11 settembre

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo Gaiani 11 settembre 1973, colpo di stato in Cile contro il Presidente ed il Governo democraticamente eletti, con la complicità dell'Amministrazione USA di Richard Nixon.
11 settembre 2011, criminoso attacco di Al Qaeda contro le Torri gemelle di New York ed il Pentagono a Washington.
Due crimini orrendi, che generarono lutti e sofferenze, dettati dalla fame di potere, dal fanatismo religioso, dal culto della violenza.
Passioni rovinose, da cui l'umanità non è ancora riuscita a liberarsi.
Onore a Salvador Allende e a tutte le vittime del regime militare cileno; onore a coloro che morirono innocenti nelle Torri gemelle e a coloro che perirono cercando di prestar loro soccorso.
Non dimentichiamoli mai, e soprattutto non dimentichiamo mai di vegliare contro la sempre risorgente barbarie che alligna nell'umanità.

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Riforme e flessibilità per ricominciare a crescere

Scritto da Ettore Rosato.

Ettore RosatoLe celebrazioni tenutesi ieri per commemorare l’attentato dell’11 Settembre ci hanno riportato la memoria al dolore per quella tragedia che ha fatto conoscere all’America e al Mondo intero la violenza e la potenza del terrorismo internazionale. E’ un tema che si ripropone in tutta la sua attualità anche oggi con i terroristi dell'Isis e le loro violenze che minacciano la stabilità del Medio Oriente e del Mediterraneo.
Questa, per una Europa che vuole svolgere il ruolo che le verrebbe naturale dalla propria collocazione geografica, è una delle molte sfide che attendono la nuova Commissione europea. La squadra annunciata mercoledì raccoglie molte delle istanze dell’Italia e dei partiti riformisti europei. Inizia così, un nuovo corso che noi vogliamo porti all'abbandono delle politiche di austerità e l’accoglimento di un principio molto semplice: riforme in cambio di flessibilità. La creazione, poi, di un Commissario dedicato all’immigrazione è la garanzia di una maggiore attenzione da parte dell’Unione europea per i drammi del Mediterraneo che fino ad ora si sono scaricati in gran parte sulle nostre spalle, a volte gracili, per diventare finalmente un tema che chiede la solidarietà, le risorse, la forza di tutta l'Europa per essere affrontato in modo efficace.

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I supertecnici non bastano

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoIntervista a Emanuele Fiano di Rodolfo Sala - La Repubblica (PDF)»

Io sono ipergarantista, e ovvia«mente penso che l'ultima grana giudiziaria che coinvolge l'Expo sia tutta da verificare».
Però?
«Però dopo questo nuovo avviso di garanzia non ci vengano a raccontare che bastano i supertecnici per superare problemi che solo lapolitica, scrivendo regole chiare, può superare».
Il parlamentare milanese Emanuele Fiano, fresco di promozione nella segreteria nazionale del Pd, ha appena lasciato la commissione Affari istituzionali della Camera, dove è stato ascoltato Raffaele Cantone. E come il presidente dell`Autorità anticorruzione, e come lo stesso Pisapia, Fiano pensa che Antonio Acerbo debba fare «un passo indietro» autosospendendosi dalla carica.

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