Diamo futuro alla legga Basaglia
Trentasei anni fa con la legge 180 "Basaglia" il nostro paese chiudeva le strutture manicomiali. Un grande evento di civiltà perchè si decretava la fine delle strutture contenitive e repressive che vedevano nel malato mentale una persona da segregare e rinchiudere. Iniziava un cammino, una cultura, una consapevolezza sui diritti del malato e sulla cura. Chiusi i manicomi, insomma, bisognava dedicarsi a curare le malattie mentali con scientificità e umanità. Oggi questo non basta, occorre dare un futuro nuovo alle persone e alle famiglie che vivono questa realtà.
Prima dell'estare, lo scorso 18 giugno, ho depositato in Commissione Affari sociali, come primo firmatario, il disegno di legge 2233. Si tratta di una proposta per dare continuità e futuro alla 180, la proposta nata come petizione popolare recepisce il lavoro e l'impegno quotidiano di psichiatri, operatori sociali e soprattutto dei familiari e dei pazienti stessi. Stiamo pensando ad una legge dove la salute mentale ed i servizi di cura siano resi vitali e dinamici dal grande contributo di chi la salute mentale la cura e la vive tutti i giorni con coraggio e speranza.
Per questo motivo aderisco, insieme all'associazione nazionale "Le parole ritrovate", fra i protagonisti di questo percorso, alla presentazione del disegno di legge. In questi giorni stiamo girando l'Italia per spiegare e fare conoscere la nuova legge agli operatori, alle amministrazioni e ai cittadini. Su www.leparoleritrovate.com le date e i luoghi degli incontri pubblici.