Caso Aldrovandi
Intervista di Federica De Iacob a Emanuele Fiano per EuroRoma.net.
Applausi. Così gli esponenti del Sap, il sindacato autonomo di polizia, hanno accolto gli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi. L’occasione è il raduno dei delegati di polizia a Rimini, tutto si svolge in un hotel il 29 aprile scorso, i partecipanti discutono dell’ordine del giorno: accorpare le forze dell’ordine per risparmiare risorse ed evitare inutili contrasti fra i diversi corpi dell’arma. Paolo Forlani, Monica Segatto, Enzo Pontani e Luca Pollastri, i quattro agenti condannati in via definitiva nel caso Aldrovandi, entrano in sala accolti da una standing ovation. In prima fila siedono il Prefetto Pansa, l’eurodeputata pdl Lara Comi, Maurizio Gasparri e l’esponente di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa. I delegati del Sap manifestano solidarietà ai colleghi ritenuti “vittime di un errore giudiziario” per cui sarebbe necessaria “un’operazione di verità”.
La reazione di Patrizia Moretti, madre di Federico»
Il 25 aprile immaginario
Il reiterarsi delle manifestazioni di intolleranza e di violenza da parte di piccole frange di provocatori e teppisti nei confronti di alcune forze e soggetti sociali e politici (in particolare il PD)non è cosa che possa essere presa sottogamba.
Soprattutto non lo è nel momento in cui finisce per sporcare manifestazioni che dovrebbero simboleggiare l’unità nazionale, come è il caso del 25 aprile, che festeggia la vittoria della lotta di Resistenza, evento fondativo della nostra democrazia, ed il Primo maggio, festa per eccellenza di una Repubblica che sul lavoro trova il suo primo fondamento.
Invece, come ha rilevato in una sua pregnante “Amaca” Michele Serra, è invalsa la moda di inventarsi una sorta di “25 aprile” ( o “Primo maggio”) immaginario in cui la Resistenza diventa il pretesto per il dispiegarsi di tutta una serie di rivendicazioni settoriali che vengono senza vergogna e senza senso del ridicolo accostate alle lotte e alle sofferenze degli antifascisti e dei partigiani veri con una mancanza di rispetto che è pari soltanto al settarismo ed all’ignoranza di chi dice (e scrive) certe cose.
Voto di scambio, governo Renzi, elezioni
Senatore, lei giudica un successo del Governo questa legge sul voto di scambio?
Credo che sia un successo di tutte le forze che vogliono impegnarsi per contrastare la mafia e che in questi anni hanno costruito una legislazione antimafia efficace, di tutti quelli che si sono impegnati in questa legislatura affinché fosse punito il voto di scambio. Fino ad oggi era punito solo lo scambio di denaro in cambio di voti, mentre da adesso viene punito qualsiasi scambio di reciproco interesse tra mafioso e politico. Questo è un passo avanti importante, è quello che ci chiedevano Don Ciotti e tanti magistrati. È stato, quindi, ottenuto un risultato importante. Oggi la lotta alla mafia è più forte.
Ci può spiegare perché questa resistenza»
Obama e l'Europa
Imparare della storia si può, se solo la storia la si conoscesse e si avesse sia il coraggio che l’onestà intellettuale di leggere la realtà come essa de facto è, senza condizionamenti legati ad interessi commerciali ed energetici che rischiano nel lungo periodo di porre fine al sogno europeo e alla pace nel Mondo.
Nella giornata di venerdì, 2 Maggio, il Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama, ha convinto il Cancelliere tedesco, Angela Merkel, a supportare la posizione USA in sostegno all’imposizione di nuove sanzioni alla Russia di Putin qualora la destabilizzazione militare attuata dall’esercito russo in Ucraina orientale dovesse continuare, al punto da rendere impossibile lo svolgimento delle Elezioni Presidenziali ucraine.