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Reato di scambio elettorale politico-mafioso

Written by Franco Mirabelli.

Franco MirabelliCon 191 voti favorevoli, 32 contrari, 18 astenuti e dopo un lungo ostruzionismo del Movimento Cinque Stelle, il 16 aprile, l'Assemblea ha approvato in via definitiva la modifica dell'articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso. Il nuovo testo dell'articolo 416-ter prevede che chiunque accetti la promessa di procurare voti in cambio dell'erogazione o della promessa di erogazione di denaro o di altra utilità è punito con la reclusione da quattro a dieci anni. SEL, SC, PI, Aut, NCD, FI e PD, dopo aver giudicato inaccettabili e strumentali le polemiche di M5S, che ha accusato di collusione con la mafia forze politiche tradizionalmente impegnate nella lotta alla criminalità, hanno sottolineato l'assoluta necessità di approvare il ddl prima delle prossime elezioni.
Intervento in Senato di Franco Mirabelli (Capogruppo PD in Commissione Antimafia) per la dichiarazione di voto favorevole del Partito Democratico al provvedimento:
Caro Presidente, Governo, Colleghi,
Voteremo questo provvedimento convinti come siamo che sia utile e necessario. Lo facciamo da forza politica che ha una storia di cui siamo orgogliosi di lotta alla criminalità organizzata, che ha sacrificato alcuni dei suoi uomini migliori per lottare contro la mafia, da Pio La torre a Piersanti Mattarella, che anche in quest'aula può contare su uomini e donne che la mafia la combattono ogni giorno rischiando la propria incolumità e che di questo vanno ringraziati.
Lo facciamo perché siamo convinti che questa modifica del 416 ter serva per rafforzare ancora di più una delle cose più preziose che questo Paese ha saputo costruire grazie anche al sacrificio di tanti, quella normativa antimafia che è riconosciuta come un modello in Europa e non solo.
Insieme all'Istituzione del reato di autoriciclaggio, su cui il ministro Orlando sta presentando una proposta, quella di punire più efficacemente il voto di scambio è la priorità che ci eravamo dati in questa legislatura per dare più forza al contrasto della criminalità organizzata e oggi facciamo un passo avanti, come abbiamo fatto un passo avanti la settimana scorsa votando all'unanimità in commissione antimafia le proposte per migliorare l'azione di sequestro e confisca dei beni ai mafiosi. Lo ricordo perché per due giorni il parlamento è stato presentato come un luogo in cui la mafia non si combatte e non è così.
Voteremo questa legge oggi anche perché siamo convinti che questa norma debba essere votata ora, mentre si stanno presentando le liste per le elezioni europee e quelle amministrative in migliaia di Comuni.
Non è vero che questa legge non cambia nulla o non serve. Fino ad oggi è punito solo lo scambio economico (soldi in cambio di voti) da domani il reato di voto di scambio, consentirà di punire lo scambio di ogni altra utilità, cioè ognuna delle possibili prestazioni reciproche in cui si può tradurre lo scambio politico-mafioso.
Perché sia chiaro il valore dell'atto che stiamo per compiere va sottolineato che l'assenza di questa tipologia di reato della promessa reciproca di altre utilità ha impedito fino ad oggi alla magistratura di contestare efficacemente quelle responsabilità come responsabilità penali.
Oggi votando questo provvedimento raccogliamo e manteniamo l'impegno che avevamo preso con le tante associazioni, i tanti cittadini che hanno aderito alla campagna "Riparte il futuro" e modifichiamo un reato come il 416-ter che come si è detto esiste già ma in vent'anni ha prodotto solo tre sentenze definitive di condanna.
Oggi approvando questo provvedimento interveniamo in tempo utile per garantire che l'accordo tra politico e mafioso sia punito e già in vigore senza ulteriori rinvii, per le prossime tornate elettorali.
Questa legge che in tanti abbiamo voluto, per cui ci siamo impegnati in campagna elettorale ha avuto un iter difficile, il procuratore generale antimafia Roberti l'ha definita perfetta non so se lo sia ammesso che esista una norma perfetta.
Ma chi approverà, e noi lo faremo convintamente, questa legge darà alla magistratura e agli inquirenti uno strumento in più per combattere la criminalità organizzata e renderà più difficile utilizzare il voto di scambio per inquinare le istituzioni la democrazia e la nostra stessa convivenza civile. Oggi è innegabile approviamo una legge che interviene per contrastare uno degli aspetti più pericolosi che sta assumendo la criminalità organizzata, che vede soprattutto la 'ndrangheta usare il voto di scambio per entrare nelle pubbliche amministrazioni.
Sono tante le inchieste che ci raccontano come anche al Nord questi tentativi di infiltrazione si siano moltiplicati.
Detto questo. Nulla vieta a nessuno di noi di ritenere che sarebbe stata più giusto prevedere la pena tra i 7 e i 12 anni che avevamo previsto nella norma approvata al Senato. A nessuno di noi è impedito da domani di correggere la pena dopo aver però garantito oggi l'introduzione del reato.
Ma il disaccordo su questo non può giustificare le accuse sentite in quest'aula che raccontano che con questo provvedimento si vuole svuotare il reato e tanto meno quelle che accusano chi lo voterà di voler salvare politici e mafiosi. Lo vorrei dire qui con chiarezza la norma che votiamo oggi prevede una pena trai 4 e i 10 anni esattamente come era previsto nel testo votato all'unanimità cioè da tutti alla Camera. All'unanimità. Anche i nostri colleghi che ieri erano qui ad applaudirvi hanno votato tutti in prima lettura la previsione di una pena trai 4 e i 10 anni. Se non era quindi ritenuto scandaloso allora dai vostri colleghi alla camera. Se non era allora frutto di un patto scellerato o di un raggiro. Perché lo diventa ora? Dopo pochi mesi.
Si può preferire alzare le pene ma qui nessuno sta svuotando il reato. Tanto più che non sarà mai applicato da solo, per il mafioso sarà associato al 416 Bis (Associazione Mafiosa) e per il politico sarà associato a un reato contro la Pubblica Amministrazione. Quindi chi sarà ritenuto colpevole sarà condannato e punito con il carcere. Non solo ma come ben sapete vale la legge Severino che dice che un condannato non può essere più candidato quindi non è vero ciò che si è sostenuto in questa discussione.
Voteremo quindi questo provvedimento conviti che serva, riempia un vuoto e dia più forza allo Stato contro la mafia.
Permettetemi prima di concludere una riflessione sulla discussione di questi giorni. La storia di questo Paese dimostra che lo stato ha vinto contro la criminalità e contro l'eversione quando la politica e la società hanno saputo unirsi per difendere la democrazia e la convivenza civile.
Credo siano legittime tutte le critiche, i dubbi, ma far prevalere per altre ragioni la voglia di dividere su un tema tanto importante e di fronte ad un nemico tanto pericoloso è sbagliato.
Non si fa campagna elettorale sulla mafia, nessuno deve fare campagna elettorale sulla mafia!
E soprattutto affermare che qui dentro o si è d'accordo con una parte o si è mafiosi è pericoloso. Il voto di scambio è una cosa seria e fare battute come quelle che ho sentito qui, spiegando che l'alleanza PD-SEL è voto di scambio serve solo a far felici i mafiosi perché si banalizza una cosa seria. La mafia è una cosa seria e raccontare che tutto è mafia è sbagliato.
Attenti, se tutto è mafia, nulla è mafia. Raccontare che il Governo è mafioso che questo Parlamento è un gruppo di smidollati, senza coraggio che chi vota per noi è un corrotto perché se no non ci voterebbe. Tutto questo non solo è falso, grave e offensivo ma indebolisce quelle istituzioni e quel tessuto democratico che è indispensabile per sconfiggere la mafia.
Attenzione così si rischia di fare davvero un regalo alla mafia, che è il vero nemico da battere, il vero tumore da estirpare e che sa sfruttare meglio di voi il discredito che anche qui si cerca di gettare sulle istituzioni solo per guadagnare qualche voto in più.  
 
  
Commento di Mirabelli in un'intervista a TgCom24 (Video»): "Sono preoccupato per gli atteggiamenti del Movimento Cinque Stelle perché sono il capogruppo del PD in Commissione Antimafia, so le cose che sta facendo lo Stato per combattere la mafia e ridurre tutto a “o si è con noi o si è mafiosi” dà un’idea ai cittadini che colpisce fortemente la credibilità delle istituzioni e non aiuta a combattere la mafia.
Credo che ci sia da parte del Movimento Cinque Stelle il tentativo di sfasciare, di mettere in discussione le istituzioni e il modo anche di intendere la democrazia.
Noi del PD siamo stati accusati di essere mafiosi perché introduciamo un reato che punisce il voto di scambio non solo se ci sono di mezzo dei soldi ma Grillo è andato in Sicilia non più tardi di un anno fa a spiegare che, in fondo, la mafia è meglio della crisi.
Tre mesi fa i grillini alla Camera dei Deputati hanno votato le stesse cose che oggi hanno considerato un problema drammatico.
Ho l’impressione che non siano interessati ad entrare nel merito delle cose e le conseguenze per i cittadini ma interessa sfasciare". 
 
Commento di Mirabelli in un'intervista a Radio Lombardia (video»): "Al Senato non ci siamo azzuffati: abbiamo sopportato per due giorni il tentativo del Movimento Cinque Stelle di bloccare il voto sul 416-ter, che invece è utile e serve a combattere la mafia. Fino ad oggi il reato sul voto di scambio tra un mafioso e un politico era punibile solo nel caso ci fossero voti in cambio di soldi. Dalla scorsa campagna elettorale, alcuni di noi si erano impegnati con Libera a cambiare questa norma per far sì che fosse punito ogni scambio. Con la norma precedente sul voto di scambio, con sentenza definitiva, erano state condannate soltanto tre persone. C’era, quindi, bisogno di apportare la modifica. Si è discusso alla Camera dei Deputati e da lì era uscita una norma che prevedeva una pena tra i 4 e i 10 anni, proprio come adesso. Era stata votata all’unanimità dal Parlamento, quindi, anche dal Movimento Cinque Stelle. Oggi siamo arrivati a votare questo provvedimento che introduce questo reato e questo vuol dire che oggi siamo più forti nella lotta alla mafia, siamo più forti contro le infiltrazioni mafiose che - abbiamo visto dalle inchieste – avvengono con voto di scambio e la pena comporterà comunque l’arresto e l’interdizione dai pubblici uffici perché a questo reato ne vengono associati altri come, ad esempio, quello di associazione mafiosa e per i politici ci sono anche i reati contro la pubblica amministrazione. Sulla pena si potrà comunque tornare a discutere ma, oggi, il tentativo del Movimento Cinque Stelle era quello di fare una gazzarra ai fini elettorali, in cui si è spiegato che chi non la pensa come M5S è mafioso e solo loro possono considerarsi non mafiosi. Oggi, nella dichiarazione di voto, ho fatto notare che dare questa idea agli elettori non aiuta la lotta alla mafia. Noi abbiamo sempre battuto la mafia quando la politica è stata unita e ha superato le differenze. Non si fa campagna elettorale su queste cose.
Sulla norma approvata oggi c’è anche il plauso del Procuratore Antimafia Roberti e di Libera: abbiamo raggiunto un obiettivo per cui abbiamo lavorato da tempo".
 
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