La Riforma sanitaria di Maroni non funziona
Torno a scrivere della Riforma sanitaria di Maroni, perché a oltre tre anni dal suo annuncio (2013) e a oltre un anno e mezzo dal voto in Consiglio regionale (5 agosto 2015) è ormai tempo di bilanci. E da più parti (cittadini, operatori, associazioni, sindacati...) arriva ormai la stessa identica valutazione: la Riforma non funziona.
Le liste d'attesa sono lunghe come prima, soprattutto per chi non ha i soldi per pagarsi visite ed esami nel privato;
i Pronto Soccorso sono intasati come prima, e addirittura -secondo i dati raccolti in alcuni ospedali- sono aumentati i codici bianchi (cioè le prestazioni "leggere" che dovrebbero essere date in strutture alternative ai Pronto Soccorso, che però non sono ancora nate);
Rischio clinico e sicurezza
Il tema del rischio clinico, nel più generale ambito della sicurezza delle cure sanitarie, è oggetto di una nuova legge approvata in questi giorni. Con la nuova norma avremo più sicurezza nelle prestazioni sanitarie, più responsabilità per gli operatori sanitari ed una diminuzione dei contenziosi, delle cause, intentate dai pazienti verso medici e ospedali. Si tratta infatti di garantire maggiori standard di sicurezza per i pazienti, mettendo i medici in condizione di agire in tranquillità.
La nuova legge, sintetizzando, rende obbligatorie le strutture di risk management in ogni ospedale e permetterà ai cittadini di ottenere eventuali risarcimenti in tempi rapidi e certi.
Il corso di laurea per infermieri di Sesto
Il corso di laurea in scienze infermieristiche di Sesto San Giovanni non deve chiudere. Questo quanto ho chiesto con una mozione presentata ieri in Consiglio. L’università Bicocca ha annunciato che sarà chiuso il corso, attivo a Sesto San Giovanni, presso l’Irccs Multimedica, unico di questa facoltà presente nell’area metropolitana milanese, frequentato da 158 studenti, (su un totale di 975 sparsi tra i diversi poli didattici della Lombardia). Il motivo della chiusura sta nel numero di docenti ordinari, inferiore a quello richiesto dal ministero. Mancano, insomma, i requisiti indicati dai decreti dell’ex ministro Gelmini, che impongono all’università la razionalizzazione del personale.
Responsabilità delle professioni mediche
In Parlamento è stata approvata in via definitiva la legge sulla responsabilità delle professioni mediche. Responsabilità professionale e sicurezza delle cure sono un binomio ormai inscindibile grazie alla legge appena approvata. Inizia una nuova vita per i diritti del cittadino paziente e per la dignità di tutti i professionisti della sanità. Un risultato importante, non solo per i contenuti normativi, ma perché frutto di confronto e ascolto dentro e fuori le istituzioni per il quale abbiamo tutti lavorato anteponendo l'interesse del Paese a quello di parte, facendo quello che io ritengo possa chiamarsi “buona politica".
Grazie a questa legge possiamo praticare il principio che la responsabilità professionale e la sicurezza delle cure e del paziente sono un binomio inscindibile.