Il corso di laurea per infermieri di Sesto
Il corso di laurea in scienze infermieristiche di Sesto San Giovanni non deve chiudere. Questo quanto ho chiesto con una mozione presentata ieri in Consiglio. L’università Bicocca ha annunciato che sarà chiuso il corso, attivo a Sesto San Giovanni, presso l’Irccs Multimedica, unico di questa facoltà presente nell’area metropolitana milanese, frequentato da 158 studenti, (su un totale di 975 sparsi tra i diversi poli didattici della Lombardia). Il motivo della chiusura sta nel numero di docenti ordinari, inferiore a quello richiesto dal ministero. Mancano, insomma, i requisiti indicati dai decreti dell’ex ministro Gelmini, che impongono all’università la razionalizzazione del personale.
Per la Lombardia questo è un vero problema; la carenza di personale infermieristico infatti è grave. Il Collegio Ipasvi lombardo ha stimato che per quest’anno accademico sarebbero necessari 3 mila posti per infermieri, 25 infermieri pediatrici e 90 laureati magistrali. Questa senza contare una preoccupazione crescente nella categoria per la diminuzione rispetto allo scorso anno dell’offerta formativa delle università.
La chiusura del corso è da evitare anche perché il rapporto fra università e amministrazione comunale negli anni è stato foriero di sviluppo e crescita e ha enormi potenzialità anche in vista del prossimo insediamento della Città della salute e della ricerca.
Per questo abbiamo chiesto alla giunta regionale di attivarsi presso il ministero perché siano potenziati i corsi in scienze infermieristiche, così da rimediare alla mancanza di operatori sanitari. Essenziale, inoltre, che si attivi una collaborazione con gli atenei lombardi, così che tutte le istituzioni concorrano fattivamente allo sviluppo del servizio sanitario lombardo. In particolare l’auspicio è che non sia chiuso il polo di Sesto San Giovanni e sia garantita la continuità della formazione, questo anche per evitare disagi agli iscritti.
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