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Il vento in Europa e l'Italia che verrà

Written by Marina Sereni.

Marina SereniC’è poco da stare allegri. Il voto in Germania ci consegna un quadro carico di interrogativi. I partiti di governo – CDU e SPD – escono entrambi fortemente ridimensionati, i socialdemocratici al minimo storico. La destra di AFD entra per la prima volta in Parlamento con un alto numero di seggi mostrando come anche in Germania la rabbia e la paura di ampi strati popolari siano state raccolte e interpretate da una forza estrema, con più di una venatura neo-nazista. La prospettiva di una coalizione di governo tra CDU, Liberali e Verdi rende meno solida la tradizionale stabilità politica del sistema tedesco e getta un’ombra sulle posizioni che la Germania potrebbe esprimere in Europa su almeno due nodi particolarmente cruciali per l’Italia. Penso in particolare al tema della gestione dei flussi migratori, sul quale si era appena aperta a livello di Unione una positiva riflessione non solo su come ripartire le responsabilità delle situazioni di emergenza e dei richiedenti asilo ma anche su come riaprire un canale legale per i migranti economici verso il nostro continente.
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Orgogliosi della nostra partecipazione democratica

Written by Franco Mirabelli.

Franco MirabelliIl Movimento Cinque Stelle rivendica di essere la prima forza politica, ambisce a guidare il Paese e abbiamo visto che il loro candidato premier e capo politico è stato eletto da 30.936 persone che hanno cliccato un tasto sul computer, in una competizione elettorale virtuale, senza alcun controllo e assolutamente opaca, a cui avrebbero partecipato 37.000 persone.
Abbiamo, quindi, motivo di essere orgogliosi.
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Germania: Preoccupante l'affermazione di Afd

Written by Patrizia Toia.

Patrizia Toia“Il risultato delle elezioni tedesche non è una buona notizia, né all'interno del Paese né per il futuro immediato dell'Europa. Innanzitutto l'arrivo al Bundestag di quasi 100 parlamentari di estrema destra è un segnale preoccupante perché questo movimento è in gran parte xenofobo e noi abbiamo bisogno di trovare risposte positive alla convivenza e poi perché riecheggia fermenti neonazisti molto inquietanti", ha dichiarato la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia, ad Affaritaliani.
Secondo Toia "In questi anni difficili la Germania era rimasto l'unico Paese che almeno nella politica nazionale era restato immune al contagio xenofobo ed è il Paese che meno di tutti in Europa, per la sua storia e per il suo ruolo egemonico, può permettersi errori su questo campo.
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Il Servizio Sanitario Nazionale e la sfida dell'Universalismo

Written by Rosa Aimoni.

SanitàArticolo dell'inviata Rosa Aimoni.

Lunedì 25 settembre si è svolto, presso la sede Cam di Milano, un incontro, al quale hanno partecipato protagonisti della politica e della sanità, intitolato Il “Servizio Sanitario Nazionale e la sfida dell'Universalismo, i nuovi Livelli Essenziali di Assistenza”. [Video dell'incontro»]
Durante il dibattito si è discusso dei caratteri principali del nostro Servizio Sanitario Nazionale, incentrato, come vuole la Costituzione, sull’universalismo, il principio in base al quale la salute, quindi le cure necessarie per garantirla, è indiscutibilmente un diritto di tutte le persone, a prescindere dalla zona in cui abitano o risiedono.