I giovani sono gli eroi del nostro tempo

Guida l’università più mobilitata da quest'emergenza sanitaria. Con i suoi 340 docenti medici al lavoro in ventiquattro ospedali. Il suo esercito di 2.500 specializzandi in prima linea non solo nei reparti con i riflettori puntati come quelli del Sacco. Ma anche nei pronto soccorso, nei laboratori di analisi. Gomito a gomito con centinaia di giovani ricercatori "di cui il Paese si accorge, in un momento così drammatico. Come del bisogno che ha di loro". Elio Franzini, rettore della Statale, passa da una riunione all’altra e ha il telefono incandescente.
La politica deve garantire alle persone protezione e futuro

Il Coronavirus sta dimostrando che l’uomo non è onnipotente, che non conosciamo tutto, non siamo in grado di controllare tutto, siamo fragili e in difficoltà di fronte a fenomeni di questo tipo.
Ciò che ci spaventa è proprio questo, trovarci di fronte ad un virus dagli effetti non gravi per la stragrande maggioranza della popolazione ma che non conosciamo e che ci impone di cambiare abitudini, di rinunciare alle consuetudini, di fare attenzione a comportamenti che consideriamo normali e famigliari.
Contro la paura con serietà

Anche la Casa della carità, in questi giorni di “emergenza” legati al diffondersi del cosiddetto Coronavirus, si è trovata a dover modificare la sua operatività quotidiana, per adeguarsi alle normative emesse dal Ministero della Salute e da Regione Lombardia. È, questo, un momento delicato, che impone un cambiamento delle consuetudini, ma che offre anche lo spazio per una riflessione sul senso di quello che stiamo vivendo. Condividiamo quindi un dialogo con il presidente della Casa della carità, don Virginio Colmegna.
Stupiamo noi stessi

Comprendo tutte le preoccupazioni, la paura è un sentimento naturale. Tutti abbiamo paura. Ma la paura va razionalizzata, non alimentata. Altrimenti si perde la cognizione di sè e delle cose.
Ora, però, perchè non proviamo a fare un'operazione straordinaria. Una di quelle che non dimenticheremo mai.
Quale? Avere rispetto, semplice.
Leggo illazioni, considerazioni, commenti. Forse troppi, spesso inutili.
Qualcuno poteva pensare che il Coronavirus si sarebbe presentato solo in tv o in altri Comuni, ma non dai noi?