Sanità lombarda: le 10 proposte Pd
Il centrodestra in Regione si appresta ad approvare in Aula la modifica, molto parziale, della legge 33/2009, il testo unico sulla sanità. A partire dal 14 luglio sono previste numerose sedute. La gestazione di questo provvedimento è iniziata un anno fa: è passata attraverso un libro bianco, circa cento audizioni in Commissione (la gran parte chieste dal Pd), un rincorrersi di emendamenti, maxiemendamenti e subemendamenti. Eppure il testo, su cui dovremo discutere il 14, ci è noto nei dettagli da una sola settimana, non è stato discusso in Commissione, e -dalla maggioranza stessa- viene detto che non è ancora nella sua versione finale…
Riforma del Codice Antimafia e dell'Agenzia dei Beni Confiscati
All’inizio di questa legislatura è stato evidente sia al Governo che al Parlamento che vi era la necessità di intervenire sulla legislazione antimafia, soprattutto per quanto riguarda le misure di prevenzione (quindi, sequestro, confisca e gestione dei beni confiscati). Molte, infatti, sono state le disfunzioni che abbiamo riscontrato e molti sono i fatti che ci hanno spinto a sottolineare la necessità di modificare sia le procedure ma anche il ruolo dell’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Da una prima verifica, infatti, emerge che l’Agenzia, pur essendo stata istituita di recente, deve essere cambiata su molti aspetti.
Sanità lombarda: redistribuzione di poltrone
La maggioranza ha votato da sola, con l’opposizione fuori dall’aula, la riforma della “governance” della sanità, ovvero ciò che rimane dell’iniziale progetto di riforma. Sulla geografia dei nuovi ospedali, con le otto Aziende territoriali della salute e le nuove Aziende socio Sanitarie territoriali, hanno marcato la loro contrarietà Forza Italia (partito dell’assessore alla Sanità) e il gruppo Fratelli d’Italia, che si è astenuto. Anche Ncd, pur votando a favore, ha chiarito, per bocca del coordinatore regionale Alessandro Colucci, che entro il voto in aula andranno apportate modifiche.
Verso città globali
C'è un continuo dibattito in queste ore intorno al terrorismo fondamentalista islamico. Quel terrorismo è il nostro nemico, il loro nemico è la Democrazia. Ci sono però dibattiti fomentati da chi vuole fare accettare l'equazione immigrazione = terrorismo, o da chi vuole affermare l'equazione Islam = terrorismo. Io non credo a queste equazioni, e credo che con tutti i migliori mezzi di controllo possibili si debba favorire chi pacificamente anche nel nostro paese vuole professare la propria fede. Ma con regole chiare, trasparenti e a norma della nostra legislazione. L'esercizio della fede deve corrispondere ad un proprio bisogno spirituale, nessun altro insegnamento politico o peggio violento può aver luogo in uno spazio di preghiera, di qualsiasi fede, com'è evidente a chiunque.