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Sanità lombarda: redistribuzione di poltrone

Written by Sara Valmaggi.

Sara ValmaggiLa maggioranza ha votato da sola, con l’opposizione fuori dall’aula, la riforma della “governance” della sanità, ovvero ciò che rimane dell’iniziale progetto di riforma. Sulla geografia dei nuovi ospedali, con le otto Aziende territoriali della salute e le nuove Aziende socio Sanitarie territoriali, hanno marcato la loro contrarietà Forza Italia (partito dell’assessore alla Sanità) e il gruppo Fratelli d’Italia, che si è astenuto. Anche Ncd, pur votando a favore, ha chiarito, per bocca del coordinatore regionale Alessandro Colucci, che entro il voto in aula andranno apportate modifiche.
Alla maggioranza sono mancati anche i voti dei Pensionati e di Fuxia People, assenti. L’ultima versione degli accorpamenti è arrivata ai consiglieri via mail quattro minuti prima dell’inizio della seduta di commissione.
E’ evidente che questa non è una riforma. E’ solo una ridistribuzione delle poltrone fatta a colpi di emendamenti last minute. Con l’ennesimo blitz è stato stralciato tutto ciò che non riguarda la governance: per esempio il rapporto con l’università, la salute mentale, la prevenzione, il ruolo del terzo settore. Di questi temi, per l’ennesimo artificio regolamentare, non è stato possibile neppure parlare. La “riforma” rimane zoppa su tutto ciò che riguarda i controlli, i criteri di nomina dei direttori generali, i tempi di attesa, i ticket, il ruolo dei Comuni. I continui appelli alla condivisione, di Maroni e degli altri, risultano sempre più ridicoli. Per noi questo testo non è accettabile: i problemi della sanità lombarda rimarranno irrisolti.

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