Verso città globali
Il diritto alla professione di fede è un diritto costituzionalmente protetto. Ma anche il dovere di proteggere il nostro paese da ogni pericolo che possa nascondersi nell'esaltazione dell'integralismo islamico. Per questo ripeterò sempre agli amici islamici, fate professione di dissociazione dal terrorismo islamico senza se e senza ma. Ogni essere sulla terra ateo laico o uomo di fede che sia, deve lavorare perché ognuno di noi possa aderire ad un comune patrimonio etico e culturale. Per me per esempio la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo è un terreno comune di partenza, insostituibile. Sono i valori comuni dei diritti dell'uomo quelli su cui lavorare, i diritti della donna, la parità tra uomo e donna, i diritti dei minori, la libertà di pensiero e molto altro. C'è una battaglia universale di libertà, di sicurezza, di civile e comune convivenza, da fare a prescindere dal Dio in cui si crede o meno, cominciando dalle nostre Città fino a farsi globale. O faremo questa battaglia insieme, con coraggio, responsabilità e determinazione o, semplicemente, non saremo.
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