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Ecco perché il Pd ha perso

Written by Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Articolo pubblicato da Affaritaliani.

Ci sarà tempo e modo per una valutazione più attenta dei risultati elettorali del 4 marzo e dei suoi effetti. Ma sicuramente hanno cambiato profondamente il quadro politico del nostro Paese e alcune riflessioni vorrei provare a farle.
Quello delle elezioni politiche è certamente un dato che sottolinea ancora una volta il disagio e la sfiducia nella politica che si sta radicando in una parte importante del Paese e che si è tradotto soprattutto in un voto contro più che in un voto sulle cose fatte e sulle proposte. Ed è evidente che proprio dove le persone stanno peggio, hanno subito più duramente gli effetti della crisi, vivono di più la precarietà di un futuro incerto, noi della sinistra abbiamo perso.
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Voglio ricostruire il PD

Written by Giorgio Gori .

Giorgio Gori
Intervista del Corriere della Sera.

Giorgio Gori resta a Palazzo Frizzoni e va anche al Pirellone. Rischia di durare due mesi l’attesa per capire se Giorgio Gori resterà sindaco di Bergamo o sarà a capo della minoranza pd in Consiglio comunale. «Deciderò nei tempi che la legge prevede, senza fretta - ha infatti dichiarato oggi Gori -. Nel frattempo farò entrambe le cose, il sindaco di Bergamo a tempo pieno e l’impostazione del lavoro in Regione. Sono tornato a Bergamo a fare il sindaco, ma sento la responsabilità di impostare il nuovo progetto di opposizione in Consiglio Regionale. Sarà un’opposizione ferma, com’è giusto che sia, basata sul grande lavoro di elaborazione che ha accompagnato la mia candidatura.
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Milano, modello da cui ripartire

Written by Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala
Intervista di Repubblica.

“Ritorniamo sul territorio: il nuovo segretario Pd deve girare l’Italia sei giorni la settimana. Adesso i dem devono stare all’opposizione. Per la sinistra modello Milano”.
Sindaco Sala, il Pd deve accettare le aperture di credito che sta ricevendo per dar vita al futuro governo?
«No, deve stare all’opposizione, e non al governo, il Pd. Il che non vuol dire votare sempre e comunque contro».
Su quali argomenti dovrebbe farsi sentire?
«Sull’europeismo che è necessario. Sui diritti. E sulla Flat tax, alla quale sono radicalmente contrario. Chi ha vinto le elezioni sostiene che a lungo termine si possano immaginare dei vantaggi, però è molto difficile che l’Italia regga il lungo termine. E se non regge, che facciamo, bancarotta? Inoltre, la gradualità delle tasse è una conquista della sinistra. Chi ha di più, paghi di più».
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La lunga marcia dall'Ulivo al PD

Written by Stefano Facchi.

Stefano FacchiNon essendo uno di quelli che con la velocità di un fulmine riesce a salire e scendere dai carri, voglio provare ad abbozzare un ragionamento.
In questi anni ho sostenuto la segreteria di Matteo Renzi pur avendo appoggiato Bersani nelle primarie del 2012.
Posso dire di conoscere abbastanza bene questo partito.
E in questo partito vi è una grande parte del corpo militante e dirigente che, per usare un termine orribile molto in voga ai tempi dell'Ulivo, si è METICCIATA: sono i molti "nativi democratici" e anche coloro i quali, provenendo dai diversi partiti (nel mio caso i Verdi), hanno percorso questo tratto di strada intrecciando culture che avevano certo qualcosa in comune ma, anche, differenze siderali.
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