Ondata populista pericolosa

“Credo che sia giusto essere preoccupati. Ce la potremmo cavare con l’ironia, dicendo che questo è un governo che per la prima volta ha fatto un decreto milleproroghe ad agosto. Arrivano sazi di nomine e digiuni di decisioni».
Paolo Gentiloni ha lasciato Palazzo Chigi meno di due mesi fa, il suo sguardo è ancora quello di chí valuta ciò che accade con il metro del governo. E tutto quel che vede lo allarma: dalle nomine alle minacce di aumentare il debito pubblico, dalla Rai alla fuga degli investitori internazionali.
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Io come alcuni colleghi ho votato a favore e in questa newsletter voglio provare a spiegarvi perché, ma ora la partita si riapre.
Nella plenaria di luglio ho votato a favore perché il testo era frutto di un lavoro durato mesi per raggiungere, a nostro avviso, un buon compromesso e con noi, fino a che sono rimasti in carica, si sono mossi su questa linea anche il Presidente Gentiloni e il Ministro Franceschini.
Quale europeismo? Sette domande in attesa di risposta

E’ grande la paura di fronte all’emergere di forze che ostentano distanza e in alcuni casi un vero e proprio disprezzo verso le Istituzioni europee e il loro futuro. Quando cresce la paura, quando il terreno sotto i piedi vacilla, è facile perdere la bussola e cercare nelle soluzioni più semplici le vie di fuga. In realtà siamo tutti avvolti da una frenesia politico culturale che rischia di colpire anche molti sostenitori della causa dell’unità europea. Anche l’europeismo è sottoposto al rischio di dubitare di tutto fuorché di se stesso.
Campus scientifico sul sito Expo: ecco il piano

L’Università Statale compie un altro passo verso la realizzazione del campus scientifico nell’area Expo, ora ribattezzata Milano Innovation District (Mind), destinato ad ospitare 18mila studenti. Ieri il Consiglio di amministrazione dell’ateneo ha sciolto il nodo relativo al finanziamento del progetto approvando la proposta pervenuta nelle scorse settimane da LendLease. Tale proposta costituirà quindi la base d’asta della gara pubblica che l’ateneo lancerà indicativamente a settembre in ossequio agli obblighi di legge e per capire se ci siano operatori disposti a fare proposte migliori di quella avanzata dalla multinazionale australiana delle infrastrutture.