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Cittadella degli archivi

Written by La Repubblica.

MilanoUna nuova luce sulla Cittadella degli Archivi. Si è accesa ieri una scritta al neon alta sette metri. Riporta il nome di Boccioni, il pittore della Città che sale,il futurista che inneggiava alla luce elettrica, allo sferragliare dei tram e alla nuova città. Gli autori sono Vedovamazzei, coppia navigata dell’arte italiana che ha fatto dell’uso del neon un marchio di fabbrica. Qui sintetizzano in un veloce corsivo il mondo complesso che abita questo gigante grigio prefabbricato. La calligrafia è di Marinetti, da una lettera del 1934 che documenta la vendita per 8mila lire al Comune della scultura di Boccioni, ora al Museo del Novecento, Forme uniche nella continuità dello spazio. Siamo a Niguarda, dove da 5 anni confluiscono le carte comunali, dall’anagrafe alle pratiche edilizie, dai registri scolastici ai piani regolatori. Ma non solo.
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Su Ema troppo poco coraggio

Written by Patrizia Toia.

Patrizia Toia La battaglia per contestare il metodo di assegnazione dell’Ema ad Amsterdam era e resta una battaglia sacrosanta e il voto di oggi dell’Europarlamento lo conferma perché la scorrettezza del metodo seguito è stata messa nero su bianco.  I governi europei hanno agito in modo poco trasparente e hanno scavalcato i poteri dei rappresentanti europei dei cittadini.  La Commissione europea non ha segnalato come avrebbe dovuto le contraddizioni della candidatura di Amsterdam che ha proposto in un primo tempo una sede inadeguata. Purtroppo dobbiamo constatare che la maggioranza dei nostri colleghi eurodeputati, ma non noi eurodeputati Pd, oggi ha piegato la testa e ha approvato il testo della commissione Envi in cui si punta il dito contro la scorrettezza delle procedure per l’assegnazione dell’Ema e allo stesso tempo non si ha il coraggio di mettere in discussione fin da subito la scelta fatta con queste stesse procedure contestate.
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Obiettivo 2021

Written by La Repubblica.

Beppe SalaIl risultato delle elezioni è ormai un dato di fatto: il centrosinistra ha perso, anche se con qualche riserva indiana, come quella di Milano. Per questo il sindaco Beppe Sala usa l'ironia (amara): "Se va avanti così, rischio di essere un panda tra i sindaci di sinistra". Un panda, inteso come specie a rischio estinzione, visto che nelle grandi città i sindaci di centrosinistra sono sempre meno. Ma Sala, dopo i giorni delle polemiche a distanza con la gestione della campagna elettorale fatta dal Pd, sembra voler restare concentrato sulla città che guida dal 2016. Guardando avanti, oltre il quinquennio che finisce nel 2021: "Mi sto preparando e sto ragionando come se potessi fare due mandati, ma il fatto di ricandidarsi dipenderà dal momento e da come ci arriverò, anche perché bisogna avere il consenso dei cittadini".
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Riscriviamo insieme le regole

Written by Dario Franceschini.

Dario Franceschini
Intervista del Corriere della Sera.

Franceschini, e ora cosa succede?
«Ho ascoltato tutta la direzione del Pd, ho ascoltato gli altri partiti, e ho guardato con una certa invidia le certezze dei vari leader dopo un terremoto come questo. La verità è che siamo in un’impasse».
Come se ne esce?
«Faccio una valutazione ottimistica, che con un po’ di buona volontà collettiva può diventare realistica. Una legislatura senza nessuna maggioranza di governo può apparire fallita in partenza; ma può rivelarsi la legislatura che segna la svolta della storia repubblicana».
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