Il Recovery Fund e il rischio criminale

Credo che sia importante discutere e affrontare il tema delle mafie anche perché abbiamo bisogno, sia come politica che come società, di tenere viva l’attenzione sui temi del contrasto alla criminalità. È giusto, quindi, ricordare ad un’opinione pubblica che troppo spesso è indifferente a questi temi - anche perché siamo di fronte ad un allarme sociale molto basso - che invece c’è una criminalità organizzata molto aggressiva, che cerca di aggredire l’economia legale.
I flussi migratori sono un tema complesso

L'unità e la solidarietà prima di tutto

La Commissione europea sta lavorando a una strategia per recuperare 800 miliardi di euro per finanziare la ripresa economica e sociale. Una strategia diversificata, che ha il compito di individuare le condizioni più vantaggiose per gli Stati membri e i cittadini dell'UE.
Ad oggi, 17 Paesi membri hanno dato il via alla ratifica sulla decisione di aumentare le risorse proprie del bilancio Ue, ma quello che conta ora è correre nella stessa direzione, in maniera unitaria.
Il Commissario Hahn ha fatto sapere che se cominciamo a luglio, sarà possibile raccogliere in due mesi, entro settembre, i 45 miliardi circa di prefinanziamento del Recovery Fund, da redistribuire a quegli Stati membri che avranno ricevuto valutazione positiva ai loro piani di ripresa e resilienza entro la scadenza.
Una rete di fiducia e solidarietà

Oltre 2500 famiglie sostenute, 5 milioni di euro distribuiti a chi ha perso il lavoro a causa del Covid, metà delle donazioni giunte da singoli cittadini. A un anno dall’inizio del Fondo San Giuseppe, è chiaro che i dati offrono l’immagine di un successo, andato forse anche al di là delle aspettative, in questi mesi così difficili per tutti. Ma oltre i “numeri” - presentati in una conferenza stampa in Curia a cui hanno partecipato anche l’Arcivescovo e il sindaco di Milano, Beppe Sala -, la notizia più bella è che la pandemia ha fermato tante cose, ma non la generosità.