Momento difficilissimo, siate generosi
"È un momento difficile per tutti. Per molti, difficilissimo", "siamo generosi". Tre giorni dopo l'incontro con il premier Giuseppe Conte, e dopo settimane trascorse a Santa Marta a informarsi sull'evoluzione del coronavirus, Francesco attraverso il Tg1 manda questa sera un videomessaggio per manifestare tutta la sua vicinanza "alle famiglie italiane e del mondo".
All'approssimarsi dell'inizio della Settimana Santa il Papa, dopo la preghiera dello scorso venerdì in una piazza San Pietro deserta, vuole entrare ancora una volta, seppure "in un modo diverso dal solito", nelle case di tutti: "Se lo permettete - dice dietro una telecamera che lo riprende seduto nel suo studio - , vorrei conversare con voi per qualche istante, in questo periodo di difficoltà e di sofferenze".
All'approssimarsi dell'inizio della Settimana Santa il Papa, dopo la preghiera dello scorso venerdì in una piazza San Pietro deserta, vuole entrare ancora una volta, seppure "in un modo diverso dal solito", nelle case di tutti: "Se lo permettete - dice dietro una telecamera che lo riprende seduto nel suo studio - , vorrei conversare con voi per qualche istante, in questo periodo di difficoltà e di sofferenze".
Non illudiamoci di ricominciare come prima
“Non illudiamoci di ricominciare come prima. È una grande illusione che può solo farci male. Ma dobbiamo aprire il cuore alla speranza. E la solidarietà sostiene tutti, credenti e non credenti”. Lo ha detto il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Gualtiero Bassetti, in un'intervista a InBlu Radio, il network delle radio cattoliche della Cei, commentando questo momento d'emergenza causato dal coronavirus.
“Con tanta buona volontà, solidarietà e spirito di condivisione – ha proseguito il card. Bassetti - dovremmo capire che ormai da soli si va poco lontano. Dovremmo riflettere anche sulla nostra fragilità. Se la nostra vita è così fragile perché non fare di tutto per essere solidali? Ricordo che dopo la Seconda guerra mondiale se siamo riusciti a sopravvivere è solo grazie al fatto che quel pochino che avevamo veniva moltiplicato. Io davo un pochino di pane alla vicina, lei mi dava un pochino di latte per far crescere i bambini. Ci siamo accorti che dividendo quello che avevamo si moltiplicava. La logica del Vangelo è proprio questa: più condividi e più moltiplichi”.
“Con tanta buona volontà, solidarietà e spirito di condivisione – ha proseguito il card. Bassetti - dovremmo capire che ormai da soli si va poco lontano. Dovremmo riflettere anche sulla nostra fragilità. Se la nostra vita è così fragile perché non fare di tutto per essere solidali? Ricordo che dopo la Seconda guerra mondiale se siamo riusciti a sopravvivere è solo grazie al fatto che quel pochino che avevamo veniva moltiplicato. Io davo un pochino di pane alla vicina, lei mi dava un pochino di latte per far crescere i bambini. Ci siamo accorti che dividendo quello che avevamo si moltiplicava. La logica del Vangelo è proprio questa: più condividi e più moltiplichi”.
La Bei deve essere coraggiosa
"La Banca europea per gli investimenti ha recentemente annunciato misure che mobiliteranno fino a 40 miliardi di euro per aiutare le Pmi colpite dalla crisi della Covid-19. Anche se questa misura è importante, ci aspettiamo una risposta coraggiosa da parte della Bei per mitigare gli effetti di questa crisi". Così il presidente del parlamento europeo David Sassoli in vista della riunione del Cda della Bei oggi. "È necessario esplorare ulteriori sinergie tra la Bei, le istituzioni europee, le banche di investimento nazionali, le banche commerciali e i governi per fornire assistenza d'emergenza ai settori e alle imprese colpiti dalla crisi", conclude Sassoli.
La Lega in Lombardia impedisce di discutere le proposte dell’opposizione
“Un’Aula che non sa discutere una mozione dell’opposizione sulla strategia da utilizzare per uscire dall’emergenza Covid è un’Aula umiliata. E non c’è solo questo: nella riunione dei capigruppo la maggioranza si è opposta anche, come noi chiedevamo, a convocare il consiglio sulla emergenza la prossima settimana, e ha deciso di riunire le commissioni per farle lavorare su di una risoluzione da portare in Aula solo il 16 aprile, praticamente a due mesi dall’inizio della crisi. La Lega vuole imbrigliare la discussione il più possibile, al contrario di quanto ha preteso e ottenuto a Roma, dove è stata aperta alle opposizioni una cabina di regia con il Governo. Laddove la Lega amministra non è disponibile nemmeno ad ascoltare le proposte e i suggerimenti utili per evitare che il virus colpisca ancora più duramente.”