La Lega in Lombardia impedisce di discutere le proposte dell’opposizione
“Un’Aula che non sa discutere una mozione dell’opposizione sulla strategia da utilizzare per uscire dall’emergenza Covid è un’Aula umiliata. E non c’è solo questo: nella riunione dei capigruppo la maggioranza si è opposta anche, come noi chiedevamo, a convocare il consiglio sulla emergenza la prossima settimana, e ha deciso di riunire le commissioni per farle lavorare su di una risoluzione da portare in Aula solo il 16 aprile, praticamente a due mesi dall’inizio della crisi. La Lega vuole imbrigliare la discussione il più possibile, al contrario di quanto ha preteso e ottenuto a Roma, dove è stata aperta alle opposizioni una cabina di regia con il Governo. Laddove la Lega amministra non è disponibile nemmeno ad ascoltare le proposte e i suggerimenti utili per evitare che il virus colpisca ancora più duramente.”
Lo dichiarano per il gruppo regionale del Pd il capogruppo Fabio Pizzul e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti dopo che, questo pomeriggio in Aula, la maggioranza a trazione leghista si è rifiutata di discutere una mozione urgente del Pd sulla strategia per contenere il contagio da Coronavirus.
Nella mozione il Pd chiedeva tra l’altro di ampliare i tamponi a tutti i sanitari a contatto con i pazienti Covid, ai medici di medicina generale, a chi lavora nelle RSA e ad altre categorie che rischiano di contrarre e di diffondere la malattia. Chiedeva, inoltre, di modificare quella delibera regionale in base alla quale le RSA vengono identificate come strutture per il ricovero di pazienti Covid.
Lo dichiarano per il gruppo regionale del Pd il capogruppo Fabio Pizzul e il vicepresidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti dopo che, questo pomeriggio in Aula, la maggioranza a trazione leghista si è rifiutata di discutere una mozione urgente del Pd sulla strategia per contenere il contagio da Coronavirus.
Nella mozione il Pd chiedeva tra l’altro di ampliare i tamponi a tutti i sanitari a contatto con i pazienti Covid, ai medici di medicina generale, a chi lavora nelle RSA e ad altre categorie che rischiano di contrarre e di diffondere la malattia. Chiedeva, inoltre, di modificare quella delibera regionale in base alla quale le RSA vengono identificate come strutture per il ricovero di pazienti Covid.
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