L'Italia riparta da Milano
"Riapriamo i mercati comunali coperti", che ieri erano stati chiusi in seguito a una ordinanza regionale poi modificata in serata. "Ho spiegato in regione che non c'e' differenza tra un mercato comunale coperto e un supermercato. Il punto e' quali misure di sicurezza vengono adottate. La Regione e' tornata su suoi passi, grazie. E ora riapriamo", ha detto il sindaco Giuseppe Sala nel video messaggio quotidiano ai cittadini su Facebook. Il primo cittadino ha poi fatto sapere che la Regione ha destinato al momento al Comune di Milano 120.000 mascherine, un numero basso in proporzione al numero della popolazione. Questo primo stock di mascherine verrà consegnato ai medici di base che faranno avere le mascherine ai loro pazienti che ne hanno più bisogno. Nel frattempo il Comune di Milano si è attivato per acquistare altre mascherine.
Regione Lombardia sta facendo una gran confusione sulle mascherine
"Sulle mascherine Regione Lombardia sta facendo una gran confusione e su più fronti". Lo dichiara l'esponente del Pd e vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Carlo Borghetti. "La Giunta - attacca Borghetti - dopo aver stabilito l'obbligo di indossarle per chi esce di casa, ha annunciato ieri che verranno date 3 milioni di mascherine ai Comuni per i cittadini. E ha detto che altre 300 mila sarebbero state oggi disponibili gratis nelle farmacie. Stamattina fuori da queste c'erano già le code, mentre pare che non arriveranno che nel fine settimana, come ha reso noto Federfarma. Intanto le mascherine continuano a scarseggiare nelle case di riposo dove ci sono le persone più vulnerabili, mentre Fontana suggerisce di usare anche i foulard, che, al contrario, potrebbero rappresentare un ulteriore rischio di trasmissione del contagio".
Dalla destra un regalo all'illegalità
“Mentre i magistrati antimafia ci mettono in guardia sul pericolo che la crisi sia utilizzata dalle mafie per aggredire l’economia legale, dopo Salvini che propone condoni tombali per tutti, ora Toti - Presidente di una Regione in cui, come dimostrano le inchieste, la ‘ndrangheta si è insediata da tempo - propone di cancellare per due anni tutte le regole, il codice antimafia, le gare europee, fino ai vincoli ambientali. Insomma, una festa per l’illegalità e la criminalità organizzata. È la ricetta pericolosa di chi pensa che per fare le cose in fretta bisogna far saltare le regole e i controlli di legalità, un’idea che questo Paese ha pagato in passato quando la cultura dell’emergenza ha prodotto corruzione e scempio del territorio. Meno burocrazia non può significare meno regole ma più responsabilità e più semplificazione delle procedure”. Lo scrive su Facebook Franco Mirabelli, Vicepresidente dei senatori del Pd e capogruppo dem in Commissione Parlamentare Antimafia, commentando alcune affermazioni di Giovanni Toti.
Le mascherine e le ordinanze
"Da oggi per uscire in strada dobbiamo indossare una mascherina o, al limite, un foulard o una sciarpa. Lasciatemi dire che è un po' disorientante ricevere questa disposizione dalla Regione Lombardia e sentire Borrelli, il capo della Protezione Civile persona che stimo, dire 'io non la metterò e terrò le distanze'". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l'ordinanza della Regione che istituisce per i cittadini l'obbligo di usare mascherine, o comunque di coprire bocca e naso, quando si esce di casa. "Però io voglio rimanere fedele a ciò che ho detto dall'inizio e cioè le ordinanze, le direttive vanno applicate e non discusse perciò non posso che dirvi applichiamo questa ordinanza della Regione Lombardia", ha concluso nel video quotidiano sui social.