La mafia è un pericolo nell'emergenza coronavirus
La mafia è un vero pericolo nell'emergenza coronavirus. Il crimine organizzato si muove per infiltrare l'economia legale in crisi. Per comprendere i rischi post-emergenza Covid-19, il terremoto è un termometro importante. Da L’Aquila all’Emilia, inchieste giudiziarie e processi hanno svelato l’assalto alla diligenza. L’altro parallelo, per Franco Mirabelli, senatore del Partito democratico in Commissione Antimafia, è con la crisi del 2008. Più lunga e strutturale, ma che a sua volta ha spalancato varchi all’infiltrazione del denaro malavitoso. Secondo Mirabelli “dobbiamo evitare che in una fase di ripartenza si abbassino le tutele di legalità e si riducano i controlli e i criteri per la partecipazione agli appalti”.
Semplificare non vuol dire condoni e illegalità
“Salvini ripropone la sua ricetta per far fronte alle conseguenze economiche del coronavirus: condoni e cancellazione di codici e regole. O si pensa che la responsabilità del coronavirus sia delle persone oneste e quindi si vuole premiare chi le regole non le ha rispettate o, davvero, non si capisce perché fare entrare meno soldi coi condoni o consentire di costruire senza regole magari facendo scempio dei territori aiuterebbe a superare la crisi. L’obbiettivo di semplificare le procedure per far ripartire presto l’economia è giusto ma non si raggiunge smontando le garanzie di legalità. Purtroppo l’obbiettivo di Salvini è sempre lo stesso fare propaganda, a prescindere dal coronavirus, per ingraziarsi chi le tasse non le paga e chi è allergico alle regole.
Per l'Economist Milano è la città più disciplinata
Il Comune da Milano, in seguito ad un accordo con l'ospedale Sacco, sottoporra' ai test sierologici, per verificare l'immunita' dal Coronavirus, tutti i 4 mila conducenti dei mezzi di trasporto pubblico della citta'. Lo ha annunciato il sindaco, Giuseppe Sala, nel video che ogni giorno posta sulle pagine social.
"Ieri la Regione ha chiarito che partira' da altre province, non discuto, pero' fermo non voglio stare. Per cui ho raggiunto un accordo con il Sacco e con il professore Galli e noi sottoporremo a test i 4 mila conducenti dei mezzi pubblici di Atm, - ha spiegati - in accordo con loro e con i sindacati. Da li' partiamo perche' bisognera' andare avanti da questo punto di vista".
"Ieri la Regione ha chiarito che partira' da altre province, non discuto, pero' fermo non voglio stare. Per cui ho raggiunto un accordo con il Sacco e con il professore Galli e noi sottoporremo a test i 4 mila conducenti dei mezzi pubblici di Atm, - ha spiegati - in accordo con loro e con i sindacati. Da li' partiamo perche' bisognera' andare avanti da questo punto di vista".
Chi si illude che picconando le istituzioni Ue l’Italia si salva fa un errore
“Io continuo a credere che l’Italia ce la farà soprattutto se l’Europa ricostruirà un modello di sviluppo per i cittadini europei. Il problema non sono le istituzioni europee, ma alcuni Paesi o forze interne ai Paesi che non vogliono dare alla Ue un ruolo da protagonista nella ricostruzione. Senza questo modello di sviluppo non ce la farà nessuno e noi stiamo combattendo, come governo e come Italia, perché l’Europa svolga questo ruolo. Chi si illude che picconando le istituzioni europee l’Italia si salva, fa un errore drammatico contro gli italiani“. Lo ha detto il segretario del Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta allo Spallanzani per fare il punto sulla diffusione del Covid in regione.