Un sindaco con la testa in centro e i piedi nelle periferie
Fiano, deputato del Pd e candidato alle primarie per la scelta del candidato sindaco di centrosinistra non ci sta: «Le polemiche le lascio ad altri. A me interessa volare alto e pensare alla Milano del futuro». Sul futuro di Giuliano Pisapia chiarisce: «Se si ricandidasse, naturalmente lo appoggerò e non si faranno le primarie, ma non ho paura di papi stranieri, né di dire ciò che serve a Milano. Un sindaco che abbia i piedi nelle periferie e la testa in centro».
Onorevole Fiano, nonostante l'invito del Pd ad aspettare, lei si è candidato alle primarie ugualmente. Perchè?
Sulle parole di Galantino
"Rovineranno la casa del Papa, invece di stare a casa loro a curare gli elefanti” (sic!). “I nostri hanno bisogno più dei profughi”. “A me non ‘mi’ ha mai aiutato nessuno”. Sono questi, ma è solo un esempio, i commenti, riportati dal ‘Corrierone’, pagine di Bergamo, non di ‘leghisti’ patentati bensì di ‘devoti’ fedeli, in visita, a Sotto il Monte, alla casa natale di Giovanni XXIII°, che i missionari del PIME hanno parzialmente e temporaneamente adibito all’ospitalità di 58 profughi. "Ma la storia della bontà andava bene 50 anni fa”, rispondono costoro a chi fa loro notare che si tratta dei luoghi del “papa buono”, e che ragionando così si finisce col mancare di rispetto a quest’ultimo. “Atteggiamento ‘agghiacciante’, imbarbarimento ormai accettato come senso comune da una parte della popolazione, cristiani devoti compresi”, considera allora esterrefatto il notista del giornale.
Musei: si volta pagina
“Fino a oggi i musei sono stati gestiti da funzionari che dipendevano dalle soprintendenze impegnate nella tutela di un vasto territorio. Oggi, grazie alla riforma, c’è un ampio disegno: una direzione generale per la valorizzazione, i poli museali regionali, i venti musei con autonomia di bilancio, un consiglio di amministrazione e un comitato scientifico”. Lo dice, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, intervenendo sulle polemiche che hanno accompagnato la nomina dei direttori – di cui 7 stranieri – dei venti maggiori musei statali.
Non cercate voti sulla pelle degli altri
Rprendiano l’anticipazione della lectio magistralis del segretario Cei pubblicata dal Corriere della Sera su De Gasperi.
Quando, a nome della Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, il prof. Giuseppe Tognon mi ha proposto la lectio su De Gasperi sono subito stato tentato di rispondere di no; mi ha trattenuto dal rifiutare il pensiero che non è mai giusto sprecare occasioni di confronto e di riflessione, specie in un tempo come il nostro, tutt’altro che incline al confronto e alla riflessione; non mi dispiaceva nemmeno il desiderio di poter rendere onore, come figlio di un antico militante democristiano nella terra di Giuseppe Di Vittorio e come vescovo, a un cristiano così libero e coraggioso come è stato Alcide De Gasperi.