La politica e gli stereotipi
Non scopro certo l'acqua calda, ma c'è un elemento che fa riflettere.
Se pubblichi un post sui migranti/profughi trovi centinaia di commenti infervorati, dotte disquisizioni, mal di pancia che emergono in tutta la loro dirompenza.
E ci sta. Stiamo parlando di una tragedia e di un esodo dalle dimensioni bibliche.
Giornali, telegiornali, web, bar, trattorie: non si parla d'altro.
E' diventato, questo tema, il catalizzatore di tutti i malesseri e di tutti i problemi: nell'immaginario comune, se risolvessimo questo, avremmo risolto tutto.
Tornerebbero i posti di lavoro»
Non aumentare i budget in Sanità equivale a tagli
"Non aumentare il budget della sanita' non significa non tagliare, perche' se mancano i 3,4 miliardi previsti per 2016, significa che mancano i soldi previsti". Dalla presidente della Commissione Igiene e Sanita', Emilia Grazia De Biasi, arrivano parole chiare in merito al temuto mancato adeguamento del fondo sanitario nazionale per il 2016. "Dell'aumento del fondo sanitario non si puo' fare a meno", ha detto nel corso del convegno 'Farmaceutica: un valore per l'Italia', ospitato oggi dalla Sala Capitolare del Senato. Quanto ai "risparmi derivati dalla spending review in sanita' - ribadisce la senatrice - devono restare nel settore, per finanziare ricerca e farmaci innovativi".
Pensiamo agli operatori della Sanità
Intervista ad Emilia De Biasi pubblicata da Il Sole 24 Ore.
Altri tagli alla sanità con la manovra 2016? «Non se ne parla. E diamo risposte concrete agli operatori: di che Patto stiamo parlando, sennò?». Maria Grazia De Biasi (Pd), presidente della Igiene e sanità del Senato, traccia la difficile rotta che attende la sua commissione alla ripresa autunnale che vedrà palazzo Madama alle prese per prima con la prossima legge di Stabilità. E dice chiaro e tondo: basta con i veti sul Ddl omnibus della ministra Lorenzin, bloccato in commissione Bilancio da un anno e ormai al Senato da più di 500 giorni: anzi, batta un colpo anche la ministra.
Risorse ai territori contro la violenza alle donne
Bene l'impegno delle risorse - un milione di euro - approvato da Regione Lombardia per la prevenzione e il contrasto alla violenza sulle donne. A patto che siano quasi in toto destinate alle reti territoriali.
E' stato deliberato quanto avevamo chiesto in un ordine del giorno in occasione dell'assestamento di bilancio. E' questo è senz'altro positivo. Ora però attendiamo di leggere la delibera per accertarci che la stragrande parte delle risorse sia destinata al sostegno delle reti antiviolenza. Speriamo si rivedano i criteri e le modalità di riparto dell'anno scorso, quando su un milione di euro, 625 mila andarono alle reti e gli altri furono destinati ad attività centralizzate.
E' stato deliberato quanto avevamo chiesto in un ordine del giorno in occasione dell'assestamento di bilancio. E' questo è senz'altro positivo. Ora però attendiamo di leggere la delibera per accertarci che la stragrande parte delle risorse sia destinata al sostegno delle reti antiviolenza. Speriamo si rivedano i criteri e le modalità di riparto dell'anno scorso, quando su un milione di euro, 625 mila andarono alle reti e gli altri furono destinati ad attività centralizzate.