Print

Non aumentare i budget in Sanità equivale a tagli

Written by Emilia De Biasi.

Emilia De Biasi"Non aumentare il budget della sanita' non significa non tagliare, perche' se mancano i 3,4 miliardi previsti per 2016, significa che mancano i soldi previsti". Dalla presidente della Commissione Igiene e Sanita', Emilia Grazia De Biasi, arrivano parole chiare in merito al temuto mancato adeguamento del fondo sanitario nazionale per il 2016. "Dell'aumento del fondo sanitario non si puo' fare a meno", ha detto nel corso del convegno 'Farmaceutica: un valore per l'Italia', ospitato oggi dalla Sala Capitolare del Senato. Quanto ai "risparmi derivati dalla spending review in sanita' - ribadisce la senatrice - devono restare nel settore, per finanziare ricerca e farmaci innovativi".
Altrimenti "rischiamo un sistema sanitario votato alla disuguaglianza". Le manovre di riduzione dei costi nel settore della sanita' "spesso sopravvalutano i reali risparmi ottenibili", sottolinea Federico Spandonaro, presidente del Centro Studi CREA Sanita' e professore di Economia sanitaria all'Universita' di Roma Tor Vergata. Laddove c'e' una spesa, infatti, si puo' nascondere anche un possibile ritorno economico per le casse dello Stato, come mostra il caso dell'azienda farmaceutica Novartis, analizzato dal Centro Studi CREA Sanita'. Ogni anno a fronte di un guadagno di 1,3 miliardi di euro, l'azienda svizzera restituisce 300 milioni alle pubbliche finanze e porta quasi 260 milioni di risparmi, derivanti dalla produzione di equivalenti e da investimenti in sperimentazioni cliniche. Votato all'export piu' di ogni altro, "il settore farmaceutico e' stato uno dei grandi protagonisti della ristrutturazione industriale che ha caratterizzato l'industria Italiana negli ultimi anni", sottolinea Marco Simoni, consigliere economico del premier Renzi per gli investimenti esteri. Il mercato e' in continua espansione. "Circa 1600 farmaci nuovi verranno introdotti nel mondo nei prossimi anni", commenta Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria. "La coperta economica e' corta, quindi bisogna fare scelte che escano dai vecchi schemi", aggiunge, ad esempio "puntare sull'introduzione del rapporto costi-benefici nella contrattazione del prezzo a cui il Servizio Sanitario acquista i farmaci".
Pin It