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La politica e gli stereotipi

Written by Stefano Facchi.

Stefano FacchiNon scopro certo l'acqua calda, ma c'è un elemento che fa riflettere.
Se pubblichi un post sui migranti/profughi trovi centinaia di commenti infervorati, dotte disquisizioni, mal di pancia che emergono in tutta la loro dirompenza.
E ci sta.  Stiamo parlando di una tragedia e di un esodo dalle dimensioni bibliche.
Giornali, telegiornali, web, bar, trattorie: non si parla d'altro.
E' diventato, questo tema, il catalizzatore di tutti i malesseri e di tutti i problemi: nell'immaginario comune, se risolvessimo questo, avremmo risolto tutto.
Tornerebbero i posti di lavoro, saremmo fuori dalla crisi, ci vorremmo tutti molto più bene, avremmo un futuro sicuro per i nostri figli.
Poi c'è l'altra politica, quella lontanissima dai bisogni e dai discorsi della gente.
Da mesi, con una strana convergenza tra sinistra radicale e destra) ci fanno sapere che il problema principale di questo paese è la riforma elettorale e l'art. 2 della legge sul nuovo Senato.
Allora, per una volta, provi a sottoporre una riflessione diversa, che vorrebbe richiamare l'attenzione sul nostro paese, inteso come territorio.
Non mi pare un tema da poco.
Ogni giorno siamo sovrastati da immagini di tragedie ambientali e dissesto idro geologico di questo nostro bellissimo paese (sempre più fragile e abbandonato) che costano (visto che il problema principale, a quanto pare, sono sempre i daneè), anno dopo anno, svariati miliardi di euro e portano son sè un carico sempre più impressionante di vite umane; ma quelle, quando non riguardano la nostra famiglia o un nostro amico intimo, sono un dettaglio secondario.
Provi a parlare di CONSUMO DI SUOLO, e scopri che, nel 2015, ancora dobbiamo accordarci su cosa si intenda esattamente con questa definzione: intanto i buoi se ne scappano ma noi, statene sicuri, prima o poi ci porremo anche il problema di chiudere la stalla.
Il suolo, bene primario di ognuno di noi, è ormai da anni lo strumento con il quale i diversi amministratori (in questo non c'è differenza tra destra e sinistra) fanno quadrare il bilancio, svendendolo per compensare i tagli che arrivano da Roma.
Ma il suolo non si rigenera e svendendolo si tappa il buco di oggi, creando però una voragine per domani. Ecco, poni problemi di questa valenza e, sorpresa, scopri che non interessano a nessuno, o interessano a pochissime persone, e allora ti prende lo sconforto.
Ma dura solo un attimo perchè improvvisamente ti ricordi che questo è il paese dove, non molti anni fa, il parlamento trovò una maggioranza disposta a votare una mozione nella quale si sosteneva che i cambiamenti climatici sono una bufala.
Ah, si, è vero...è lo stesso parlamento che votò che Ruby era senza dubbio la nipote di Mubarack, e allora su tuo viso compare un sorrisetto amaro.
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