Sul raduno neofascista
La Costituzione e la legge parlano chiaro: nel nostro Paese il fascismo non può e non deve rinascere in nessuna forma; tutti coloro che lo intendono propagandare, evocare o anche solo simboleggiare calpestano la nostra storia.
Per questo il raduno dei neofascisti di Casapound a Milano non doveva essere permesso, senza se e senza ma.
Non è solo la provocazione dei fascisti del terzo millennio di Casapound – come loro amano definirsi – a far riflettere, ancora di più colpisce il supporto che, insieme agli ormai soliti leghisti, danno esponenti di Forza Italia come l’europarlamentare Comi e il consigliere regionale Gallera che, legittimando una forza politica che si rifà a ciò che di più illiberale c’è stato nella nostra storia, tradiscono la cultura popolare e liberale a cui dicono di rifarsi, cultura che invece rappresenta uno dei fondamenti della nostra repubblica democratica e antifascista.
Una vera vergogna!
Una vera vergogna!
Ho sottoscritto in questo senso insieme alla collega Eleonora Cimbro prima firmataria, un’interpellanza urgente al Ministro degli Interni e nei prossimi giorni depositerò un ddl per l’inserimento dell’apologia di fascismo nel codice penale, per finirla una volta per tutte con queste provocazioni. Inoltre la Milano democratica ha organizzato un presidio presso la Loggia dei Mercanti promosso dalla Camera del Lavoro di Milano, per dare un segno tangibile che la nostra città non tollera e non concede spazio a chi promuove violenza e razzismo.
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